È stato pubblicato da Libertateslibri un nuovo libro di Stefano Magni: “Ryan, attacco all’Occidente”
Che cosa stavate facendo l’11 novembre 1983?
A Milano era una calda e bella giornata autunnale, una piccola “estate di San Martino”. Alla radio passavano “Moonlight Shadow”, pronta a diventare la hit dell’inverno. In centro, i paninari, detti anche “burghini” perché amavano radunarsi di fronte al fast food Burghy di Piazza San Babila, iniziavano a dismettere i bomber da aviatore e scoprivano il Moncler.
Gli anni di piombo parevano finalmente lasciati alle spalle. I ragazzi più impegnati erano in marcia con i pacifisti, contro lo schieramento degli “euromissili”. L’abbattimento sovietico di un aereo passeggeri coreano, la crisi dei missili europei, il conflitto nel Libano e una piccola guerra a Grenada, erano crisi angosciose, ma lontane da casa. Tutti iniziavano a godersi in santa pace un periodo di sano e spensierato consumismo.
Nessuno sapeva che, sotto quella superficie di apparente tranquillità e lontane tensioni internazionali, al vertice dell’URSS una classe dirigente invecchiata e ossessionata dalle sue teorie del complotto, stesse compiendo decisioni fatali. Giorgio Bastiani, 17 anni, iniziava il suo ultimo anno di superiori con ben altre preoccupazioni per la testa…
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