Mussolini fece anche cose buone?. Di questa opinione è l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ribadendo il concetto durante La giornata della Memoria. Una frase del genere più sbagliata e inopportuna il Cavaliere proprio non poteva dirla. Le ragioni? Vediamole. Tutti i dittatori durante i loro sciagurati totalitarismi qualcosa di buono certamente lo hanno fatto. E Benito Mussolini fa parte di questo gruppo. Un po’ come i governanti democratici: anche il miglior capo del governo, presidente del Consiglio, premier o comunque lo si voglia chiamare durante la sua stagione politica, per quanto brillante possa essere, qualcosa la sbaglia.
Dire dunque che Mussolini fece anche cose buone è un’ovvietà. Il problema è invece un altro: dare una valutazione complessiva del ventennio fascista e del suo capo. Per chi è autenticamente democratico e ama la libertà il giudizio non può che essere negativo. E il discorso non vale solo per le leggi razziali o il patto con la Germania di Hitler. Non si possono dimenticare infatti le violenze fatte dal regime agli oppositori, le leggi fascistissime che sopprimevano gli ultimi istituti liberali dell’Italia degli anni ’20, l’omicidio Matteotti, l’assassinio dei fratelli Rosselli, la triste vicenda di Giovanni Amendola, il carcere e l’esilio per chi si opponeva al fascismo e l’obbligo della tessera fascista. Meglio fermarsi perché sarebbe inutile e improduttivo continuare a elencare i crimini di quella dittatura e di Mussolini. Ma per i Comitati per le Libertà è importante ribadire un principio: no ai totalitarismi. Di destra o di sinistra che siano!
Renato Cantagalli