Pd sta vivendo una fase piuttosto travagliata. Dopo la sconfitta del 4 marzo— preceduta da quelle al referendum costituzionale e alle amministrative — la bussola è sembrata persa, con un partito che non è riuscito a riflettere sulle proprie profonde difficoltà, con una situazione non chiara nel gruppo dirigente, anche per la posizione ambigua di Matteo Renzi, dimissionario ma non del tutto. La recente assemblea nazionale ha perlomeno fatto alcune scelte che aprono la strada al congresso — e alle primarie per la scelta del segretario — prima delle Europee, con la conferma di Maurizio Martina alla guida del partito.
Il Pd bocciato dalla base: «Non sta facendo opposizione»
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