Alcune considerazioni dopo l’incidente di Lodi
Quando ci sono stati gli incidenti sulle autostrade (ponte Morandi, gallerie che crollano, manutenzione dei ponti carente, ecc. ecc.) si è levato un coro di richieste: torniamo alle autostrade di stato; basta con aziende che badano agli utili, solo con una gestione statale avremo efficienza e sicurezza!
Quanto sia fuori tema questa polemica lo si è visto in questi giorni: dopo l’incidente di Treviglio (in cui su una delle linee più trafficate d’Italia si era riparato un binario con un cuneo di legno, più o meno come facevano nell’Ottocento) si è verificato l’incidente di Lodi sulla linea alta velocità. Una linea che dovrebbe essere al vertice dell’efficienza e della sicurezza, con sensori e sistemi elettronici che la monitorano costantemente; invece scopriamo che dopo i lavori uno scambio era stato lasciato in posizione errata e che tutti i sistemi di sicurezza consistevano in un fonogramma che comunicava il “tutto a posto”, anche qui un sistema che si usava ai tempi delle vaporiere.
Dovremmo dire allora: basta gestione pubblica per le ferrovie?
In effetti non è questo il problema: compito dello Stato dovrebbe essere (lo ripetiamo da sempre!) non quello di gestire i servizi, ma quello di stabilire regole e parametri che devono essere seguiti da tutti, pubblico o privato che sia, per garantire la sicurezza dei cittadini.
di Guidoriccio da Fogliano