Qualche proposta per ovviare a uno dei massimi problemi dell’Italia
Che sia un grave problema ne sono convinti, forse non i burocrati, ma certamente quasi tutti gli Italiani, Se ne parla e scrive molto, ma, nei fatti, non si fa nulla per migliorarla.
Il problema è che non la si migliora con leggi, delibere ministeriali o del governo, la si migliora solo con un lento lavoro da certosini e da formiche laboriose che possono fare solo persone competenti e pazienti che abbiano la possibilità di tuffarvisi dentro ed il potere di migliorarla.
La burocrazia è creata dall’apparato amministrativo delle Camere che redige il testo delle leggi, dai Ministeri, da regioni, provincie e comuni e da qualche altro ente. Ma chiedere alle persone coinvolte, che sono state formate, hanno lavorato anche da una vita ad operare in un certo modo, di correggersi è come chiedere ad un gesuita di andare in pellegrinaggio alla Mecca.
Allora deve pensarci la politica, ma i presidenti delle Camere e i ministri, del presente, come del passato, galleggiano e si appoggiano sui loro uffici senza pensare a migliorarli, anche perchè ne abbiamo avuti e ne abbiamo di assolutamente mediocri che non hanno la piu’ pallida idea di cosa vuol dire organizzare qualcosa.
La politica puo’ pensarci, per esempio, nominando un sottosegretario alla presidenza del consiglio o un ministro non politico con il potere di prendere decisioni nei vari enti burocratici dello stato. Potrebbe essere un manager o un avvocato di collaudata capacità, anche se dote fondamentale per tale impegno sarebbe il buon senso e la pazienza.
E qualche piccolo attacco alla burocrazia sarebbe anche relativamente facile. Come ha scritto recentemente Angelo Gazzaniga, per sapere cosa ha stabilito il legislatore su un certo argomento, bisogna spesso consultare piu’ leggi. Perchè, se la legge primitiva viene modificata una o piu volte, le modifiche vengono espresse con una nuova legge che cita paragrafi e commi della legge primitiva e loro modifiche col risultato che vi possono essere piu’ leggi da consultare su un determinato argomento. Basterebbe, ad ogni modifica, riscrivere l’intera legge ed annullare quella o quelle precedenti.
Anche sindaci, soprattutto di grandi città, galleggiano sulle burocrazie comunali senza occuparsene, ma non sarebbe difficile, se lo si volesse, intaccare la loro, spesso stolta burocrazia.
Vi era una legge ( Bastianini) che imponeva agli enti pubblici di non chiedere per una pratica ai cittadini documenti che gli enti potevano procurarsi direttamente. Se esiste sempre è la legge meno applicata d’Italia.
C’è poi il burocratese, figlio legittimo della burocrazia, che si legge in tanti scritti e moduli di enti quali, per esempio, le forze di polizia e i carabinieri, ma per esso, se ci fosse un poco di buona volontà, il problema è piu’ semplice. Basterebbe ingaggiare un giornalista o un avvocato per rivedere e correggere tanti testi spesso anche ridicoli.
Si puo’ ingabbiare il mostro burocratico, se lo si vuole, basta una decisione politica forte e tanta pazienza.
di Ettore Falconieri