Partono il venerdì da Kiev, Lviv, Bucarest, Timisoara, Sofia, Varsavia, Vilnius e arrivano all’aeroporto di Orio Al Serio. Il ritorno è previsto per il lunedì mattina della settimana successiva. Anche le escort di lusso praticano la formula weekend. Due o tre serate fra Milano, Brescia e la Svizzera.
Un nuovo modo di offrire il sesso a pagamento. Non più il cliente che va dalla “professionista”, ma la prostituta direttamente dal consumatore. E non importa se questo vive oltreconfine. Ogni fine settimana arrivano 25-30 ragazze, il prezzo del biglietto è low cost e i luoghi di lavoro possono essere i club del Canton Ticino, dove la prostituzione è legale, oppure una camera d’albergo lombarda.
Che si viaggi per lavoro nulla di strano. Che si lavori senza pagare le tasse è invece assolutamente intollerabile. Un Paese civile non può certo impedire a una donna di vendere il proprio corpo, ma può sicuramente obbligarla a rilasciare una ricevuta, ad avere una partita Iva, a pagare le giuste tasse per il compenso percepito.
La prostituzione è un fenomeno che si evolve, diventa sempre più sofisticato e in molti casi è la malavita a fare da padrone. Lo sfruttamento è dietro l’angolo e il “magnaccia” è spesso lì pronto a riscuotere.
Per questo i Comitati per le Libertà invitano il prossimo Parlamento a legiferare in materia: è ora che si superi la legge Merlin, che risale al 1958, e che il fenomeno della prostituzione venga finalmente regolato. L’obiettivo è anche una questione di civiltà: combattere la criminalità organizzata e far pagare le tasse anche a chi esercita il mestiere più antico del mondo.
Renato Cantagalli
Ma di che razza di “liberali” fate parte? Degli statalisti camuffati? Il problema è quello di far pagare il pizzo (le tasse)a queste povere donne, affinchè si ingrassi una classe di burocrati e di politici famelici? Forse dovete tornare a studiare cosa significa liberalismo…
Si vuole semplicemente sottrarre alla criminalità un fenomeno che è nato con l’uomo e morirà con l’uomo. Quello fiscale è solo uno dei problemi, non il problema. Tornerò a studiare cosa voglia dire liberalismo in modo da poterglielo spiegare meglio.
Cosa aspetta l’Agenzia delle Entrate ad emanare una circolare chiarificatrice in merito ai dettami dell’articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006 a riguardo della prostituzione tassata, come chiarificato dalle Sentenze della Cassazione n. 10578/2011 e 18030/2013, le quali hanno visto il suddetto Ente vincere le relative cause? In effetti, grazie alla succitata normativa, tutte le meretrici in Italia, dalla stradale alla escort, devono pagare le tasse con tanto di relativa partita IVA aperta. Di sicuro questo gioverebbe alle casse erariali dello Stato.
Non sapevate nulla di questo?