Esiste una regola fondamentale in ogni economia (non solo quella libera o liberale che sia): quando una ditta è vicina al fallimento e viene acquistata (e salvata) da un altro è questo che detta le condizioni e le regole: se vuoi che ti salvi devi accettare le mie condizioni.
E questo avviene in ogni occasione: anche in una famiglia. Se un parente mi chiede un aiuto, un soccorso, sarò io a dettare le condizioni.
Ebbene questo avviene ovunque, sotto ogni latitudine o sistema economico, tranne che… in Italia!
La Fonsai, società d assicurazione gestita dai Ligresti, è arrivata molto vicina al fallimento grazie alle operazioni sconsiderate e (spesso) illegali della famiglia: per salvarla è stata fusa con Unipol grazie all’intervento di Mediobanca e altre grosse banche italiane. Tutti ci saremmo aspettati che Mediobanca e gli altri ponessero delle condizioni al loro intervento: io ti salvo ma ti dico come e cosa fare..
Invece sono stati i Ligresti a porre delle condizioni per arrivare a cedere la propria azienda (e condizioni, come abbiamo saputo dal “papello” reso noto ora, tutt’altro che lievi: 700.000 euro all’anno per ogni figlio, uffici, auto, dipendenti a disposizione per cinque anni, 40 milioni di euro di extra).
Un grande esempio di economia alla rovescia: il debitore che pone condizioni per essere salvato!
Perché è potuto avvenire questo? Perché i Ligresti hanno potuto ricattare le banche che si erano esposte con loro senza sufficienti garanzie: se non ci aiutate, falliamo e voi perdete tutto.
Questo può succedere perché in Italia manca un vero libero mercato: un mercato cioè trasparente, regolato da norme e paletti chiari e ben definiti, in cui si seguono le regole della concorrenza e non le regole del sottogoverno e dello statalismo tanto care a molti dei grandi imprenditori italiani: si ottengono crediti dalle banche non in base alle garanzie fornite e all’attività della propria azienda, ma in funzione delle amicizie politiche.
Ecco perché un libero mercato è, come da sempre dicono i Comitati, una necessità ineludibile per avere un’economia sana ed efficiente.
Angelo Gazzaniga