Le prossime elezioni non miglioreranno la qualità della politica. Dopo aver battuto ogni record per quantità, ma non per qualità, partiti e partitini si comporteranno come in passato e gli eletti saranno, piu’ o meno, gli stessi inclusi gli inaffondabili vecchiardi, relitti di ogni situazione.
E la maggioranza degli Italiani continuerà ad avere una mediocre opinione della politica.
Ma questa maggioranza di scontenti, che ha votato chi hanno deciso di mettere in lista gli incaricati dei partiti ( sono qualche decina e limitano il potere decisionale dei cittadini), a parte il voto, ha un qualche altro potere ? Non pare. In passato una maggioranza, detta silenziosa, qualche abbozzo di potere, invece, stava per averlo.
L’undici marzo del 1971 ho condotto numerosi Torinesi alla manifestazione da Porta Venezia a piazza del Duomo a Milano ed eravamo in molti. Nessuna manifestazione sindacale o partitica aveva radunato tanta gente proveniente da tutta Italia, con la conseguenza che partitocrazia e sindacati si spaventarono e ci riempirono di ogni possibile contumelia accusandoci anche delle peggiori mire antidemocratiche.
E’ vero che nel nostro movimento vi era di tutto, da ex partigiani a nostalgici della camicia nera, ma i piu’ erano cittadini speranzosi di contribuire ad un cambiamento.
Il successo di quel giorno non ebbe seguito soprattutto perchè non avemmo l’appoggio, salvo qualche eccezione, della maggioranza dei giornali e non apparve un leader.
Ma allora il potere della partitocrazia faceva paura a molti, vi era un’attenzione alla politica superiore a quella attuale e in alcune città erano sorti movimenti e circoli per dibattere di politica e fare proposte.
Oggi l’opinione pubblica, per cio’ che riguarda la politica, piu’ che silenziosa pare addormentata, anche perchè la partitocrazia era tangibile, mentre la incapacicrazia non lo è, è la sommatoria di tanti incapaci. E strilli ed insulti sui social sono solo inutile chiacchiericcio. Non solo, mentre la partitocrazia, abbastanza corrotta, operava anche al limite ed oltre costituzione e leggi, il processo politico si svolge ora nel rispetto delle leggi, anche di quella elettorale voluta dai partiti per mantenere il loro potere.
Dovrebbe apparire uno statista, un leader carismatico che non si faccia inghiottire dal tran tran politico, ma per ora non si vede all’orizzonte.
di Ettore Falconieri