Quella del “sindaco di notte” è una figura ormai diffusa in Europa (e non solo).
Non si tratta di una figura con poteri legislativi o di controllo e, spesso, non viene neppure eletta dai cittadini. Si tratta, invece, di una figura che ricorda l’ombdusman delle democrazie nordiche: un personaggio che ha il compito di tutelare l’interesse dei cittadini di fronte alle autorità solo grazie al suo prestigio e al fatto di non essere un politico di professione.
La figura del “sindaco di notte” avrebbe il compito di interessarsi di tutti quei problemi che sorgono nelle grandi città durante la notte: dal funzionamento dei mezzi pubblici, ai problemi della movida , dalla tutela dell’ordine pubblico… esistono tanti problemi che sono tipici delle ore notturne e che hanno assunto sempre una maggiore importanza in questi ultimi anni. Basti pensare a quanti sono in strada nella ore notturne di una città come Milano.
Ovviamente il suo compito sarebbe quello di vedere, studiare e proporre soluzioni o rimedi ai problemi tipici della vita notturna di una grande città.
Una soluzione adottata in tutte le grandi città europee (da Parigi a Berlino, da Zurigo a Londra): città con cui una Milano o una Roma dovrebbero confrontarsi.
Sarebbe una proposta poco costosa e che servirebbe ad avvicinare i cittadini alle autorità, sperando che non faccia la fine di quei famosi “vigili di zona” proposti a Milano decenni fa dal sindaco Albertini e poi mai apparsi sulle strade
di Angelo Gazzaniga