Si parla tanto del fenomeno “scilipoti”: ma basterebbe una legge elettorale veramente liberale e democratica per eliminarlo
Dopo i cambi di casacca dei parlamentari in epoca berlusconiana (di cui Scilipoti è diventato un paradigma) ecco ora una nuova ondata: non più a favore di Berlusconi ma di Renzi e del Pd.
Cambiano i tempi e le circostanze ma rimane il senso profondo del gesto: salire sul carro del vincitore prima che sia troppo tardi.
Non saremo noi di Libertates a invocare giudizi morali nei confronti di costoro o tantomeno il vincolo di lista per i parlamentari: se la libertà di ognuno è sacra, tanto più lo deve essere quella di chi dovrebbe votare sempre secondo la propria coscienza e le proprie convinzioni, non secondo la disciplina di partito tipica dei regimi totalitari.
Ma non si può negare che il cambiare partito (o addirittura coalizione) nel corso di una legislatura sia molto edificante: è sostanzialmente un tradire il mandato degli elettori.
Che fare allora per evitare questi episodi?
C’è una possibilità molto semplice: fare quello che Libertates chiede da sempre: un sistema elettorale che permetta ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti (per esempio un maggioritario uninominale con primarie obbligatorie e certificate): chi rivoterebbe un parlamentare che ha tradito il mandato ricevuto?
Angelo Gazzaniga