Siamo di fronte a un ritorno all’oscurantismo medioevale?
Sin dagli anni’50 sostenevo che le rivoluzioni, dopo il fallimento del socialismo reale, saranno di natura religiosa.: liberatorie, spirituali, solo a condizione di superare le scritture prese in senso letterale, un ritorno al peggiore oscurantismo medievale ( roghi, crociate, inquisizioni) se si interpreta alla lettera.
Scrivevo in una poesia dedicata a Pascal negli anni 60: “Quel Mistero / che solo di Scrittura s’alimenta / di scorie si ciba e non di Verbo”. Nel Poema “EIs” dedicato a tutte le religioni, del 2009 scrivevo: “Il libro della vita / non è inciso sulla creta / o scritto sul papiro / Ossa di cammello o pelle di montone.. “Nessuno può chiudere gli uomini / come armenti / nel recinto delle fedi ” Il martirio muta in delitto”… ” Senza sapere / la Fede è una botola / che si apre sull’inferno”…” La Scrittura / che alla lettera s’interpreta / è una rete del diavolo che cattura”… DIETRO CHI UCCIDE/IN NOME DI DIO / C’E’ IL RISO DI SATANA …ALLE BESTEMMIE O AGLI ALLELUIA/ ALLAH AKBAR DEGLI UOMINI /Dio scuote la testa come ai bambini / e torvo non cova la vendetta…” E SE DIO NON ESISTE / CON I SOLDI DEL SUO FUNERALE/CAMPANO IN TANTI…
Per il fatto che nei cuori degli uomini c’è l’esigenza del sacro ( l’interiorità) non bisogna lasciare campo agli “atei devoti” o peggio. Fedi assolutistiche ( monotesimo deviato) si ergono a difensori di istituzioni che quando avevano o hanno il potere, tutti questi delitti li hanno a turno commessi: “il ghetto prelude al lager / il rogo alle camera a gas / la morte alla conversione”.. mi batto, quasi da solo, per una religiosità laica: nessuna ” rivelazione” può dar vita a un “diritto canonico” o ad una “sharia” che contrasti il codice civile di una nazione e, naturalmente, nessuna rivelazione può dare origine ad uno Stato sia quello del Vaticano o dell’Isis, la libertà della religione deve essere garantita singolarmente e nel più ampio modo possibile perché coincide con la libertà di coscienza, ma non deve e non può fondare uno Stato. se non si comprende questo, il baratro e’ vicino.
Ito Ruscigni