Quando manca la concorrenza succede di tutto!
Su alcuni quotidiani è apparso un articolo piccolo piccolo, quasi invisibile: una denuncia di alcuni dipendenti di Trenord sul fatto che nell’azienda vengono di fatto premiati i macchinisti che arrivano in ritardo.
Il fatto:
- Trenord è la società di trasporto pubblico nata dalla fusione delle Ferrovie Nord di Milano con la componente regionale di Trenitalia, fusione fatta con uno scopo precipuo: quello di permettere alla Regione Lombardia di assegnare il servizio regionale sino al 2020 senza alcuna forma di gara (come sarebbe prescritto dall’Unione europea)
- I macchinisti di Trenord vengono pagati un tot all’ora. Questo compenso sale (e di parecchio: anche del 40/60%) per le prestazioni fornite oltre l’orario previsto. Per sforamenti maggiori è previsto addirittura un bonus aggiuntivo
- Ovvia considerazione: al di là delle buone intenzioni della nuova direttrice generale (un premio ai macchinisti che rispettano gli orari) di fatto vengono premiati i macchinisti che arrivano in ritardo: maggiore ritardo, maggiore incasso
- Ovviamente più è lungo il servizio, più viene remunerato: ma in questo modo vengono incentivati taluni macchinisti (non tutti ovviamente) ad arrivare in ritardo: fatto ammesso dagli stessi sindacati
La morale di Libertates: anche se si tratta di un fatto di ben scarso peso economico, è un’ulteriore dimostrazione che in un servizio pubblico (peraltro abbastanza efficiente come Trenord) gestito in regime di monopolio e in cui, di fatto, nessuno è responsabile dei risultati, è inevitabile che si annidino sacche di inefficienza, di sperpero, di autentiche storture economiche: nessuna concorrenza, nessun controllo se non formale sulle spese non può portare che a questo: solo un libero mercato, un regime di concorrenza vero lo può evitare.
Guidoriccio da Fogliano