L’articolo di Galbusera appena pubblicato da Libertates fa nascere alcune considerazioni su quanto sia lontana in Italia la concezione di un vero mercato libero e concorrenziale.
La proposta formulata in questo articolo è particolarmente originale e di uno stampo prettamente liberale.
Infatti partendo da alcune premesse fondamentali:
- Malpensa è nata come un hub per voli internazionali e intercontinentali a lungo raggio con una previsione di traffico di circa 3:1 rispetto al più piccolo Linate destinato a diventare il city airport di Milano
- A tutt’oggi il rapporto di traffico con Linate è circa 1:1
- La maggior parte del traffico è dovuta ad una compagnia low cost (Easyjet) che opera per di più dal vecchio terminal e si prospetta un aumento soprattutto per il servizio cargo: in ambedue i casi il faraonico Terminal 1 è inutile e utilizzato solo parzialmente perché le esigenze del traffico merci e low cost sono ben diverse. Sarebbe come pensare di attestare a Milano Centrale le linee di pendolari e l’alta velocità a Lambrate o Rogoredo!
- Le speranze di aumento di traffico dovute all’Expo sono ovviamente di breve durata: a lungo termine è evidente che Etihad ha posto delle precise condizioni per intervenire e salvare Alitalia: utilizzare solo Fiumicino come hub; Linate come terminale per il ricco traffico business lombardo diretto all’Europa; una limitazione dell’espansione delle compagnie low cost. Tutti condizioni destinate a tarpare inevitabilmente le ali a Malpensa.
A questo punto appare come particolarmente interessante la proposta di Galbusera: aprire Malpensa a Emirates, una compagnia concorrente e particolarmente interessata a fare di Malpensa il proprio hub per il sud Europa. È un’idea profondamente liberale e moderna: aprire alla concorrenza, al libero mercato; lasciare che compagnie diverse si facciano concorrenza e che vinca il migliore! Sarebbe un innegabile vantaggio per tutti: migliori servizi, migliori prezzi per gli utenti; spinta a migliorare gli scali, maggiori investimenti…
Ma temiamo che sia solo una speranza di qualche tenace e irriducibile liberale: Etihad sarà il vero padrone dei cieli italiani, forte del fatto di aver salvato Alitalia, fonte di tanti nostri guai e Malpensa continuerà a vivacchiare grazie a contributi e “aiutini” di Stato. Contributi che verranno giustificati con le solite motivazioni: Milano non può non avere un aeroporto internazionale (come se non bastasse Linate per garantire i collegamenti europei); un ridimensioanamento significherebbe perdita di posti di lavoro (tesi sostenuta con particolare impegno dalla Lega, partito che ha assistito senza battere ciglio a tutte le operazioni che hanno affondato Malpensa) ecc ecc
Il solito piccolo cabotaggio statalista e assistenzialista che, per rifiutare l’applicazione di principi liberali e di libero mercato, soffoca a poco a poco ogni inziativa.
Angelo Gazzaniga