Il popolo decide
disse la democrazia,
ma è il politico che ride
risponde la partitocrazia.
E alla gente che poi vota
e va alle urne col listino
la si tratta un po’ da idiota
come fosse un manichino.
Qualcuno vuol far centro
e propone: preferenze!
Tanto dice tutti dentro
senza fare differenze.
E’ il partito che ti mette
in mezzo alla sua lista
tra promesse, culo e tette
il Transatlantico è la pista!
Di primarie tutti a parlare,
ma seriamente chi le vuole?
C’è chi le vuol davvero fare
e a qualcuno assai gli duole.
Perché lì c’è il vero voto
e chi sceglie è il cittadino,
ma tra le chiacchiere c’è il vuoto
che ti prende per il sederino!
Guai a parlar di libertà,
non conviene al “falso eletto”,
non ha più l’autorità
di portar clientele a letto!
Di primarie si può far senza
urla forte la preferenza,
ma che dici, sei un cretino,
ti rimprovera il listino.
Il politico di adesso
non è mica tanto fesso,
gode a viver tra gli arazzi,
ma soprattutto a far i suoi…
Renato Cantagalli