5 stelle cadenti: dal dire al fare…

Data:

angelo
I sondaggi danno i Cinque Stelle come ormai secondo partito in Italia, ma quanta strada debbono ancora fare per essere un partito vero!

Infatti è semplice, almeno in linea di principio, comportarsi da partito populista che raccoglie la protesta e i malumori dei cittadini: un bravo affabulatore (Grillo, grande attore comico), un bravo organizzatore di consensi via web (Casaleggio), un programma che raccorda ostilità verso l’Europa, le banche, le grandi multinazionali e soprattutto il disprezzo verso una classe politica inetta, corrotta, degna di una Paese del Terzo Mondo. Alcuni slogan di grande presa (“prendiamoli tutti a calci in c…”), proposte più o meno strampalate, un sito su cui tutti possono intervenire e su cui vengono prese decisioni per lo più pilotate, e il gioco è fatto…
I problemi però nascono quando dalla teoria occorre passare alla pratica, quando cioè si vincono le elezioni. I risultati delle (poche) elezioni sinora vinte dai Cinque Stelle sono stati catastrofici:
a Parma il sindaco eletto è uscito dal partito perché quanto gli chiedeva Grillo di fare era incompatibile con gli impegni di sindaco; a Livorno la società comunale che si occupa di raccolta rifiuti è fallita; a Quarto il sindaco grillino è stato eletto con i voti della camorra…

C’è una differenza fondamentale tra fare campagna elettorale e governare; tra l’essere un politico proiettato al successo personale e un uomo di governo che si preoccupa delle sorti del Paese: una differenza troppo spesso trascurata in Italia, dove la politica è facilmente vista solo come campagna elettorale, talk show e slogan tanto d’effetto quanto slegati dalla realtà.

Che fare? Libertates propone una possibilità: far si che gli italiani divengano sempre meno sudditi (che considerano lo stato come qualcosa di lontano, spesso ostile e comunque nemico) e sempre più cittadini (che si ritengono elementi fondamentali della nazione e che vedono nella politica qualcosa di utile e necessario per la vita del Paese, a cui partecipare è un anche un dovere).
Tutto questo attraverso una legge elettorale maggioritaria uninominale con primarie obbligatorie e certificate che permetta ai cittadini di scegliere, votare e controllare il proprio candidato; una semplificazione di leggi e burocrazia, che permetta di comprendere il funzionamento dello Stato, bilanci trasparenti e intellegibili che consentano di capire come vengono utilizzati i nostri soldi.

Angelo Gazzaniga

wp_user_avatar
Angelo Gazzaniga
Presidente del Comitato Esecutivo di Libertates. Imprenditore nel campo della stampa e dell’editoria. Da sempre liberale, in lotta per la libertà e contro ogni totalitarismo e integralismo.

Share post:

Iscriviti alla nostra newsletter

Recenti

Ti potrebbe interessare anche...
Libertates

MA QUANTE UNICREDIT CI SONO?

Unicredit fa un’offerta per prendere la maggioranza di Commerzbank in Germania e viene stoppata (almeno a parole) dai politici che… di Guidoriccio da Fogliano

COERENZA INNANZITUTTO

Il presidente della Regione Lombardia di fronte al disastro di Trenord con treni sempre in ritardo, sovraffollati, spesso cancellati senza preavviso e alla rabbia dei pendolari ha dichiarato: “Io sono sempre dalla parte dei pendolari”.... di Guidoriccio da Fogliano

INNOVAZIONE ALL’ITALIANA?

Arrestato il manager della Sogei, la società di information technology del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La mission ufficiale è quella di «contribuire alla modernizzazione del Paese, partecipando attivamente al... di Guidoriccio da Fogliano

Condono: dopo il danno le beffe

Nell’ultima proposta del Governo è apparsa la proposta di fare quel condono a cui ha sempre aspirato: quello “tombale”.... di Guidoriccio da Fogliano