Il vento liberale sembra soffiare ancora più forte negli Stati Uniti. Dai 127 referendum svoltisi nell’Election Day Usa emerge un dato di non poco conto: il Colorado e Washington sono diventati i primi due Stati americani a legalizzare completamente la marijuana. Il risultato? Nei due Stati sarà consentito a tutti i cittadini, di età superiore ai 21 anni, acquistare nei punti vendita autorizzati fino a un’oncia (28,35 grammi) di marijuana e di far crescere nella propria abitazione fino a sei piantine di cannabis. Nei due stati non sarà più quindi reato fumare uno spinello essendo possibile comprare e fumare spinelli con la stessa tranquillità con cui oggi lo si fa ad Amsterdam. Resta invece proibito fumare la sostanza in pubblico.
Il sì alla legalizzazione della marijuana per ”uso ricreativo” rappresenta un risultato storico anche perché il vento di libertà ha soffiato anche in altri stati come il Massachusetts, che ha approvato l’uso di questa droga leggera per uso terapeutico, e il Maine che ha dato il via libera alle nozze gay. Gli elettori dell’Oregon hanno invece detto no alla vendita libera della cannabis.
In ogni caso sull’argomento si attende una risposta da parte del governo centrale perché la legislazione federale considera la marijuana una droga illegale.
Le opinioni sul tema possono essere le più distanti ma una cosa è certa: in una nazione veramente liberale e federale sono i cittadini a decidere sui diritti e i doveri relativi all’individuo e non il paternalismo dello Stato etico.
Da sempre i Comitati per le Libertà sostengono l’uso della democrazia diretta. Specialmente su temi che toccano così da vicino la libertà della persona.
Renato Cantagalli