Da alcuni giorni (e sembra almeno per un’altra settimana) i trasporti su ferro della Lombardia sono nel caos: ritardi di decine di minuti, treni soppressi, disservizi ovunque.
Cosa è successo: Trenord (la società nata dalla fusione di Ferrovie Nord con il settore regionale di Trenitalia) ha deciso di mettere in funzione un nuovo software per la gestione automatica dei turni.
Software che funziona bene in tutto il mondo (fa funzionare regolarmente i TGV francesi) ma che in Lombardia fa le bizze: treni senza macchinisti, macchinisti senza treni, turni assurdi (macchinisti con turni un giorno di 15 minuti e un altro di 11 ore…).
Tutto questo perché sono stati immessi male i dati, non si è fatta nessuna prova prima di cominciare, si è atteso il momento di cambio dell’orario (momento sempre problematico per qualsiasi gestore ferroviario) per introdurre il nuovo sistema.
Il tutto nel periodo prenatalizio: il periodo peggiore per traffico e affluenza.
In un Paese veramente moderno e civile questo avrebbe comportato “ipso facto” le dimissioni dei responsabili: dimissioni neppure ventilate e comunque impossibili: nel frattempo il direttore generale è stato arrestato per bancarotta fraudolenta!
Sono questi i risultati di una gestione della cosa pubblica non più accettabile: solo attraverso un libero mercato in cui anche i servizi pubblici sono messi in concorrenza si può ottenere (come da sempre chiedono i Comitati) trasparenza ed efficienza. Non importa tanto che le ditte siano pubbliche o private: importa che vi sia una gara in cui siano chiari e pubblici i criteri di valutazione e le regole del servizio. Chi vince la gara dovrà poi attenersi a queste regole stabilite dall’ente appaltante (cioè la Regione) e risponderne per eventuali inadempimenti.
Era quanto stabilito dalla UE, ma l’attuazione è stata tipica dell’inefficienza e dell’opacità tipiche della politica italica… Anziché mettere in concorrenza Ferrovie Nord e Trenitalia si è preferito fonderle. Si è creata così un’unica società che non ha concorrenti, ha vinto una gara fasulla (era l’unico concorrente) e in cui si sono riprodotte tutte le situazioni tipiche del sottogoverno.
Ecco i risultati!
Angelo Gazzaniga