Si è conclusa a Lima la VIII Conferenza al vertice delle Americhe. Ossia delle tre regioni che formano il Continente America, quella del Nord, quella del Sud e quella del Centro e Caraibi.
La conferenza e’ convocata ogni due o tre anni dalla OEA, (Organizacion Estados Americanos), che ha sede, guarda caso, a Washington. Non a caso quando fu espulsa Cuba dopo la Rivoluzione, Fidel disse: siamo contenti di essere fuori del Ministero delle colonie.
Però è la seconda volta che Cuba viene reiniviTata, la prima volta fu a Panama due anni fa, in compenso questa volta non è stato invitato il Venezuela…
Le conferenze in realtà sono state tre. Già le volte precedenti i Movimenti e le Organizzazioni sociali avevano convocato contemporaneamente la Conferenza “de los Pueblos”, e cioè l’incontro di tutti i Movimenti e delle Organizzazioni Sociali del Continente, che naturalmente approvavano ben altre risoluzioni di quelle governative. Allora la OEA, nella persona di quel “bravuomo di Luis Almagro”, segretario della stessa, ha convocato la Conferenza delle Societa’ Civili, per sminuire l’importanza di quella voluta dai Movimenti e dalle Organizzazioni Sociali, convocando d’ufficio i contrarivoluzionari di Miami a rappresentare Cuba. Ma, come si dice qui, “el tiro le salio’ da la culata”. I cubani non si sono intimoriti, si sono presentati i rappresentanti delle associazioni cubane, che non mancano certo, dato che ne esistono di tutti i tipi, perfino quella dei “fratelli Saids” che e’ l’Associazione delle Avanguardie artistiche, e hanno montato una bagarre contro i rappresentanti concorrenti, che hanno dovuto andarsene da una porta sul retro con il loro benefattore Almagro. Il quale intervistato dalla stampa internazionale ha dichiarato che se n’è andato perché’ le prime file erano state occupate da gorilla cubani. Allora i cubani dell’altra sponda, sempre molto bravi a montare spettacoli, lo hanno accompagnato rispolverando una vecchia canzone di salsa che diceva “manos arriba, manos abajo y como los gorila hacemos hu hu hu”. Insomma ci siamo proprio divertiti.
Chiedo scusa, ma come non simpatizzare per Davide contro Golia, mentre in politica so bene che si parteggia per Golia, ultimo tra gli innumerevoli esempi (vedi Francia e Gran Bretagna a reggere le code agli Usa, contro la piccolissima Siria).
I giorni di Lima si sono conclusi con la risposta del Ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez all’intervento del Vicepresidene USA Mike Pence: dopo avergli detto il fatto suo, rivendicando il diritto alla propria sovranità, ha concluso con le parole già usate dall’ambasciatore cubano durante la OEA: “con Cuba no se metan, Cuba se respeta!”.
Il tema centrale era stato definito “governabilità e corruzione”, e non solo il presidente del Paese ospitante si era dovuto dimettere pochi giorni prima per corruzione, ma quelli che più hanno contestato Cuba, Venezuela e Bolivia, in ossequio al vice Presidente Usa, sono stati i Presidenti di Colombia e Messico, dove la corruzione ha come conseguenza livelli inmmaginabili di morti ammazzati. Nel 2017 nella prima ci sono stati 157 attivisti di movimenti sociali e indigeni uccisi, nel secondo ci sono stati piu morti ammazzati che in Siria.
In conclusione, l’unica conferenza, delle tre, che ha riportato risultati, è stata quella de los Pueblos, soprattutto per le risoluzioni che prospettano maggior integrazione fra i Movimenti Sociali del Continente. Per il resto, un bel nulla di fatto, poiché nessuno ha avuto il coraggio di mettere ai voti alcun documento.
Altri tempi quando con Lula, Kirschner, Chavez, oltre a Cuba e Bolivia, si era dato inzio a una marcia di integrazione regionale di ampia prospettiva.
Però José’ (Pepe) Mujica, ex Presidente dell’Uruguay, (ma anche ex guerrigliero Tupamaro) ha affermato che la sinistra trova la sua garanzia per il futuro negli inevitabili fallimenti della destra. Sarà vero?
di Giancarlo Guglielmi