Come sono andate le elezioni in Colombia?
Alle elezioni presidenziali in Colombia vince col 39% il candidato delle destre Ivan Duque, mentre degli altri 5 in lizza arriva secondo col 25% Gustavo Petro, considerato la speranza della sinistra. La Costituzione Colombiana senza il 51% prevede il ballottaggio, che si terra’ tra 3 settimane, ma e’ praticamente impossibile che Petro possa rimontare un cosi forte divario.
La Colombia è seconda solo al Messico per morti ammazzati, solo dall’inizio dell’anno in corso sono stati uccisi 157 attivisti di movimenti sociali e dei Diritti Umani, 30 dei quali erano ex guerriglieri delle FARC che hanno firmato la pace l’anno scorso. Infatti in molti si chiedono perche le Farc abbiano firmato un accordo di pace per poi farsi ammazzare.
Il presidente in carica, Juan Manuel Santos, si giustifica dicendo che non sono stati uccisi da forze governative, ma da gruppi paramilitari (e naturalmente vien da chiedere che ci sta a fare il Governo se poi non governa? Santos ha appena chiesto di entrare a far parte della Nato, dopo che alla Conferenza al vertice della CELAC (Comunita’ degli Stati Latinoamericani e Caraibici) tenutasi all’Havana nel 2014, aveva firmato assieme a tutti gli altri, il documento che dichiarava l’area dei suddetti Paesi “Zona di Pace”. Va detto che per il momento la Nato l’ha ammesso solo come Paese associato e non membro effettivo.
Nel frattempo continuano i colloqui di pace con l’altro gruppo guerrigliero, l’ELN (Esercito di Liberazione Nazionale), trasferitosi da poco all’Havana dopo che l’Equador, dove si svolgevano da quasi due anni, si e’ dichiarato non piu’ disponibile. Però a questo punto non si sa più che cosa aspettarsi (accordo di pace per poi continuare con le uccisioni o guerriglia a oltranza…).
di Giancarlo Guglielmi