AIR ITALY: UN’ALTRA ALITALIA!

Data:


Adesso alla crisi dell’Alitalia si affianca quella di Air Italy: una situazione diversa ma per certi versi simile.
I proprietari (Etihad e Aga Khan) si sono accorti che la gestione è insostenibile: le perdite strutturali (si parla di oltre 600 milioni) rendono impossibile continuare; e allora (come si dovrebbe fare per ogni impresa in perdita) hanno deciso di chiudere “in bonis”: cioè pagando tutti i creditori e liquidando i dipendenti con tutto il dovuto; una situazione ben diversa dai ripetuti fallimenti Alitalia.
Ci si dovrebbe domandare perché in Italia i passeggeri sono in costante aumento e le compagnie aeree in costante perdita (mentre quelle estere le low cost guadagnano…).
Probabilmente perché è stato sbagliato il modello di sviluppo: Alitalia a continuato a ragionare da “compagnia di bandiera” quando la liberalizzazione dei trasporti aerei (e la relativa caduta delle tariffe) era cosa acquisita, Air Italy (erede di Meridiana) ha puntato su sacche di servizi garantiti (i trasporti a prezzi convenzionati con la Sardegna) quando le low cost offrivano voli a costi inferiori; e soprattutto per la logica ormai insita nel sistema: qualunque cosa si faccia, ci sarà sempre chi ripiana le perdite…
E adesso cosa fare? La soluzione di mercato sarebbe quella di lasciar perdere queste compagnie in perdita cronica, lasciare che altre compagnie più efficienti offrano lo stesso servizio, aiutare i dipendenti a trovare un altro posto di lavoro, magari nelle compagnie che occupano gli spazi lasciati liberi da Air Italy.
Invece cosa si pensa di fare? La solita ricetta assistenzialista e statalista destinata a inghiottire fondi pubblici senza alcun ritorno: la regione Sardegna propone di acquistare il 51% di Air Italy con una spesa di circa 600 milioni che servirebbero solo a creare un altro carrozzone pubblico destinato a mangiare soldi all’infinito e a garantire ai dipendenti stipendi ben superiori a quelli che avrebbero presso una compagnia low cost.
Tutto questo, evidentemente, a fronte di un taglio di investimenti tanto necessari a tutti i cittadini (basti pensare allo stato di ferrovie e trasporti pubblici in Sardegna) oppure di altri debiti destinati a pesare sulle future generazioni.
Nel frattempo gli italiani continueranno a volare con compagnie straniere che macinano utili e allargano sempre più la loro rete di trasporti

di Angelo Gazzaniga

Articolo precedente
Articolo successivo
wp_user_avatar
Angelo Gazzaniga
Presidente del Comitato Esecutivo di Libertates. Imprenditore nel campo della stampa e dell’editoria. Da sempre liberale, in lotta per la libertà e contro ogni totalitarismo e integralismo.

Share post:

Iscriviti alla nostra newsletter

Recenti

Ti potrebbe interessare anche...
Libertates

COERENZA INNANZITUTTO

Il presidente della Regione Lombardia di fronte al disastro di Trenord con treni sempre in ritardo, sovraffollati, spesso cancellati senza preavviso e alla rabbia dei pendolari ha dichiarato: “Io sono sempre dalla parte dei pendolari”.... di Guidoriccio da Fogliano

INNOVAZIONE ALL’ITALIANA?

Arrestato il manager della Sogei, la società di information technology del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La mission ufficiale è quella di «contribuire alla modernizzazione del Paese, partecipando attivamente al... di Guidoriccio da Fogliano

Condono: dopo il danno le beffe

Nell’ultima proposta del Governo è apparsa la proposta di fare quel condono a cui ha sempre aspirato: quello “tombale”.... di Guidoriccio da Fogliano

TURISMO: QUANTO CONTANO LE PICCOLE COSE!

In un paese come l’Italia in cui il turismo è uno dei pilastri dell’economia ci si dovrebbe aspettare che le istituzioni facciano tutto il possibile per attirare e soddisfare i turisti. Ebbene il giorno di... di Guidoriccio da Fogliano