Alitalia, o fallisce o paghiamo tutti

Data:


Alitalia: una storia infinita di cui non si vede l’uscita

Ormai la vicenda Alitalia è più che stucchevole: continuano a cambiare gli scenari, ma la sostanza è sempre quella: un’azienda ormai fallita che non può fallire per motivi politici.
Ma perché l’Alitalia non dovrebbe fallire?

  • si dice che sarebbe “macelleria sociale”. Ma non è affatto detto che un’azienda in amministrazione controllata non possa continuare a esistere, per poi essere infine venduta al miglior offerente (Lufthansa?) dopo essere stata risanata. Certamente ci dovrebbe essere tagli, ma la stessa Lufthansa (per ora unico possibile acquirente) ha già affermato che è disposta a stabilire solo rapporti commerciali sinché la compagnia non sarà risanata. E del resto non è meglio una compagnia sana che ricomincia ad assumere rispetto a questo continuo stillicidio di crisi e riduzioni di personale?
  • Il concetto di “vettore nazionale” è ormai solo un richiamo pubblicitario. Lo ha usato Berlusconi per giustificare la sua sciagurata decisione di respingere le offerte di Air France, ma non ha più senso. Ormai i voli nazionali sono fatti in maggioranza da compagnie low cost, nei voli internazionali, e peggio intercontinentali, Alitalia è solo una compagnia medio-piccola di supporto a Etihad e Air France
  • La proposta di ulteriori ammortizzatori sociali, “scivoli”, prepensionamenti è solo un modo per indicare in modi diversi un’unica realtà: anni di sovvenzioni a spese dei cittadini (che già hanno speso per Alitalia 7 miliardi!). Un’autentica offesa nei confronti delle centinaia di migliaia di lavoratori che hanno visto le loro imprese fallire e che, non paghi di aver perso stipendio e spesso liquidazione, si trovano a dover pagare le laute buonuscite dei loro “colleghi” di Alitalia
  • Il fiume di denaro versato in quel buco nero che è diventata Alitalia non viene dal nulla; sono fondi sottratti a investimenti produttivi, a incentivi alle aziende, a sussidi per chi ha perso tutto… sono soldi sottratti all’economia sana.
  • Non mancano esempi di imprese fallite e poi rinate; esempi di successo e di attività virtuosa. Basti pensare al Banco Ambrosiano divenuto perno di una delle più grandi banche italiane (Intesa) e alla Swissair, fallita e rinata come compagnia di successo nella rete Lufthansa (Swiss).

Cosa aspettiamo? O vogliamo che Alitalia diventi l’emblema di un Italia incapace di decidere, che tira solo a campare affondando poco a poco?

di Angelo Gazzaniga

wp_user_avatar
Angelo Gazzaniga
Presidente del Comitato Esecutivo di Libertates. Imprenditore nel campo della stampa e dell’editoria. Da sempre liberale, in lotta per la libertà e contro ogni totalitarismo e integralismo.

Share post:

Iscriviti alla nostra newsletter

Recenti

Ti potrebbe interessare anche...
Libertates

MA QUANTE UNICREDIT CI SONO?

Unicredit fa un’offerta per prendere la maggioranza di Commerzbank in Germania e viene stoppata (almeno a parole) dai politici che… di Guidoriccio da Fogliano

COERENZA INNANZITUTTO

Il presidente della Regione Lombardia di fronte al disastro di Trenord con treni sempre in ritardo, sovraffollati, spesso cancellati senza preavviso e alla rabbia dei pendolari ha dichiarato: “Io sono sempre dalla parte dei pendolari”.... di Guidoriccio da Fogliano

INNOVAZIONE ALL’ITALIANA?

Arrestato il manager della Sogei, la società di information technology del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La mission ufficiale è quella di «contribuire alla modernizzazione del Paese, partecipando attivamente al... di Guidoriccio da Fogliano

Condono: dopo il danno le beffe

Nell’ultima proposta del Governo è apparsa la proposta di fare quel condono a cui ha sempre aspirato: quello “tombale”.... di Guidoriccio da Fogliano