Angelo Gazzaniga

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Presidente del Comitato Esecutivo di Libertates. Imprenditore nel campo della stampa e dell’editoria. Da sempre liberale, in lotta per la libertà e contro ogni totalitarismo e integralismo.

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Finmeccanica, la tangente di Stato ci danneggia due volte

Il “caso Finmeccanica” è emblematico di quel che succede quando lo Stato fa cose che non sono di sua competenza: in questo caso, l’imprenditore. Si...

Statalismo alla Scala, liberismo al Metropolitan

Una piccola storia può servire a capire come si possano affrontare in modi molto diversi due situazioni simili. Circa un decennio sia per il teatro...

“Indignados”: ragioni valide ma soluzioni catastrofiche

Anche in Italia gli “Indignati” SI stanno mobilitando a migliaia per protestare contro la situazione economica e la classe politica. A parte, ovviamente, i “soliti”...

Cosa intendiamo per democrazia

Per democrazia intendiamo un sistema (pieno di difetti, ma il meno peggio che conosciamo, si dice) che ha lo scopo di permettere ai cittadini...

Ridurre gli sprechi: tutti d’accordo… purché siano quelli del vicino

Sta montando una campagna di stampa per difendere il diritto alla libertà di parola e di espressione garantito da una miriade di testate cosiddette...

Breaking

QUANDO NON SI CONTROLLANO LE NOTIZIE

A proposito di guerra dei dazi il Financial Times riporta un’intervista a Peter Navarro, l’economista scelto dal genero di Trump dopo … di Angelo Gazzaniga

Il Liberation Day e le conseguenze sul dollaro

Al contrario di quello che generalmente accade durante le crisi, il dollaro perde valore in questi giorni. Anzi c’è una sfiducia generalizzata verso tutte le attività denominate nella valuta Usa. Segno della fine del dollaro come valuta di riserva... Di Tommaso Monacelli (da “laVoce.info”)<\strong><\em>

Rearm Europe

Senz'altro "si vis pacem para bellum" ma qual'e' la forma migliore? Siamo stati bene protetti negli ultimi … di Luigi Fressoia

Il welfare europeo non dipende dall’ombrello militare Usa

L’Europa ha sviluppato il suo welfare state grazie alla protezione militare garantita dagli Usa? È una tesi infondata e la Svezia lo dimostra. Il paese è entrato nella Nato nel 2024. Prima ha scelto una spesa di qualità, in campo sociale e nella difesa... Di Daniele Fano (da “laVoce.info”)<\strong><\em>
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