Un modo diverso di vedere la sconfitta di Maduro
La ventesima consultazione elettorale, dopo la prima vinta da Chavez nel 99, e’ stata una sconfitta della sinistra che da 17 anni detiene il potere. La settimana precedente in Argentina al ballottaggio aveva perso il candidato presidenziale della sinistra.
Va precisato, che il Psuv (Partito Socialista Unificato Venezuelano) resta il partito di maggioranza relativa, ma la Mud (Mesa [tavola] Unitaria Democratica) ha conquistato ben 105 seggi su 162.
Se questi risultati fossero avvenuti in Europa sarebbero poco importanti, gia’ che domina il “Pensiero Unico”, ma qui nel continente Latinoamericano dove il pensiero unico non e’ mai passato, e cioe’ ancora si confrontano due “Concezioni del Mondo” ben distinte, quella progressista-rivoluzionaria e quella conservatrice-reazionaria, le sconfitte e le vittorie contano.
Delle precedenti 19 consultazioni una sola era stata persa, quella sulle modifiche Costituzionali in senso socialista, tutte le altre 18 le aveva vinte la sinistra.Questa volta hanno ripetuto quello che fecero in Nicaragua contro il FSLN, dove riuscirono a mettere insieme “cani e porci” pur di vincere i sandinisti, che pero’ dopo poco ritornarono al potere dato che la coalizione di destra si disgregò. La prossima consultazione elettorale sara’ tra un paio d’anni, la elezione presidenziale.
Chissa’ se almeno questo risultato fara’ smettere la campagna di falsità’ su Venezuela, condotta da molti media; e perfino la UE aveva fatto un comunicato diciendosi preoccupata sulla democrazia in Venezuela. Perche’ questo mondo e’ ben curioso, c’e’ democrazia solo se vince la destra, se per caso vince la sinistra allora la democrazia non c’e’ piu’. Ricordo che perfino un libraio amico di un mio amico, una sera a cena, si diceva molto scettico sulla validità`delle elezioni venezuelane. E adesso, vorrei chiedergli, resta scettico o e’ soddisfatto?
Adesso bisognera’ vedere se la destra venezuelana si comportera’ come succede negli USA, dove spesso la maggioranza del Parlamento non corrisponde al Partito del Presidente, e legiferera’ nell’ambito della Costituzione della Republica Bolivariana de Venezuela o se tentera’ di ritornare a pre-rivoluzione chavista, dove chi vinceva prendeva tutto e al resto della popolazione lasciava le briciole.
La differenza rispetto a prima, però, è che la popolazione era per oltre il 30% analfabeta, mentre gia’ da qualche anno l’intero Paese e’ stato dichiarato “libero da analfabetismo”, anche grazie al metodo cubano “yo si puedo”, e ai gruppi di insegnanti cubani chiamati da Chavez, nelle zone piu’ disperse del Venezuela.
Giancarlo Guglielmi