Da parte del Presidente della Repubblica si vorrebbero ascoltare poche parole, ma incisive
Il Presidente della Repubblica, come chi l’ha preceduto, si esprime di frequente su questo o quello con osservazioni e commenti tutto sommato ovvii, che nulla aggiungono a valutazioni di situazioni o soluzioni di problemi.
Succede solo in Italia che il Capo dello Stato esterni quasi quotidianamente i suoi pensieri e questo ha come conseguenza una qual banalizzazione di quanto dice, dato che, più o meno, le stesse cose le dicono tanti altri.
La somma autorità dello Stato dovrebbe invece farsi sentire solo con parole che lascino il segno, anche con messaggi alle Camere che da tempo non vengono usati.
Potrebbe, tra l’altro, invitare a comportamenti piu’ consoni alcuni esponenti della politica che, con sceneggiate indegne di un Parlamento ed anche di persone civili, tolgono alla politica il poco prestigio che ancora ha.
Potrebbe ricordare alla classe politica che l’opposizione, in parlamento e nei partiti, è un pilastro della democrazia, ma un volta espresse le proprie idee e proposte soluzioni diverse da quelle della maggioranza, tentare di sabotare il lavoro di questa con ostruzionismi o dispetti vari significa infischiarsene dell’interesse del paese, che ha un bisogno urgente che tante cose cambino in meglio ed in fretta.
Potrebbee sortare le italiane e gli italiani a combattere quellac orruttela spicciola, vera piaga delpaese, che non ha eguale in altre democrazie ed a comportarsi di conseguenza.
E, dati i tanti pessimismi ed autoflagellazioni, vera tara italica, potrebbe invitare tutti ad un poco più di autostima e all’ottimismo. L’ottimismo è un venticello fresco che dà coraggio a chi si dà da fare e porge una carezza di speranza a chi si industria per un domani migliore.
Signor presidente della Repubblica, la stragrande maggioranza degli italiani l esarebbe molto grata.
Ettore Falconieri