Tra i principali difensori dell’ortodossia e del rigorismo nella UE e che quindi si oppongono strenuamente all’emissione di Coronabond (o come altro si vuole chiamarli) perché difensori del rigore e dell’onestà di fronte al lassismo e alla sostanziale disonestà dei paesi del Sud (sostanzialmente l’Italia) ci sono Olanda, Germania e Austria.
Ebbene anche loro, se pure sotto altre forme, sono tutt’altro che esempi di rigore e correttezza:
- l’Olanda da sempre pratica una forma pesante di dumping fiscale. Essa offre alle ditte (soprattutto grandi) che vogliono trasferire la sede legale o centrale presso di loro un consistente bonus fiscale: pagano cioè un’aliquota sensibilmente più bassa di quella che pagherebbero nei loro Paesi d’origine. In questo modo non solo esse sottraggono fondi all’erario del Paese in cui vivono e producono (e che deve fornire loro strutture e servizi), ma fanno anche una indebita concorrenza alle altre aziende. Concorrenza che è sleale perché non basata su una migliore efficienza o abilità, ma su privilegi concessi da altri
- l’Austria è quel Paese che, in pieno sviluppo dell’epidemia, si è rifiutata di ammettere (come ha dichiarato il suo ministro della salute) che esistessero focolai nel loro Tirolo, quando nel solo paese di Ischgl sono stati contagiati più di mille turisti stranieri. Tutto questo per non compromettere la stagione turistica; evidentemente al motto di “prima i soldi poi la salute (specie degli ospiti)”
- la Germania, poi, continua a mantenere tutto il sistema della Sparkassen (casse di risparmio locali e casse rurali) al di fuori di qualsiasi ambito della Bce e di qualsiasi controllo. Si tratta di una parte rilevante del sistema bancario tedesco in cui depositano i loro soldi circa 50 milioni di tedeschi, e che essendo enti no-profit investono i loro ingenti profitti sul territorio. È quindi un sistema su cui vive tutto il sistema di potere locale: le Sparkassen sono controllate dalla politica locale e la finanziano allegramente in un intreccio che, se fosse in Italia, verrebbe facilmente indicato come sottogoverno o malapolitica. Un comportamento tipico delle peggiori banche italiane (che, però, sono state sanzionate e addirittura chiuse d’autorità dalla Bce). Una differenza di comportamento che non ha nessuna giustificazione se non quella che alla Germania non si può dire nulla.
Un insegnamento di come sia facile dare lezioni (meritate, senza dubbio…) agli altri senza guardare quanto si fa in casa propria e di come si facciano spesso prevalere gli interesse propri (del proprio Paese o addirittura della proprio partito) sugli interessi di tutti. Un modo sicuro per affondare tutti assieme.