Anche dall’America del Sud ogni tanto arrivano buone notizie
Dopo tre anni, e passa, di colloqui tra guerriglia e autorità statali colombiane, è stato firmato all’Havana l’accordo sul Cessate il Fuoco bilaterale.
Manuel Santos, Presidente di Colombia e Timoleon Jimenez, Comandante in capo delle Farc-ep, (Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane-Esercito del Popolo) col patrocinio di Norvegia e Cuba, e con la presenza di Ban Ki Mun Segretario ONU, hanno firmato l’accordo che sospende la guerriglia più lunga della storia, durata per quasi mezzo secolo. Sospende solamente perché manca ancora molto prima di arrivare all’accordo definitivo che dovrebbe vedere una nuova Costituzione della Repubblica di Colombia.
Per il momento l’accordo definisce solamente uno status quo senza guerra, e che i minori di 18 anni potranno lasciare la guerriglia senza nessuna ritorsione e saranno accolti da organizzazioni umanitarie dell’ONU per l’inserimento nella societa’ colombiana. Inoltre le Farc-ep potranno costituire un loro partito politico.
Ma questo rimanda subito ai primi anni della guerriglia, quando costituirono un partito per partecipare alle elezioni dal nome Unione Patriottica, non Partito Comunista, e tutti i membri furono uccisi dai gruppi paramilitari della oligarchia e dei narco. I dati delle organizzazioni dei Diritti Umani riportano che ben 6 mila persone furono uccise.
I tempi sono diversi, stavolta è presente anche la ONU con i suoi osservatori, e quindi le cose dovrebbero andare diversamente.
L’accordo definitivo per lo scioglimento delle forze guerrigliere si spera di raggiugerlo prossimamente. Lo auspichiamo noi tutti di Libertates.
Giancarlo Guglielmi