Per dei veri liberali uno sviluppo economico si ha con dei premi per chi consente maggiore produttività e non con elargizioni a pioggia (alcune a rischio restituzione) utili solo per fini elettorali
Da qualche tempo si è affievolita la notizia del cosiddetto bonus Renzi di 80 euro. In tempo di estate la comunicazione politica del premier si è spostata su qualcosa di più fresco: la sfida #icebucketchallenge.
Noi di Libertates, tuttavia, anche durante le vacanze estive facciamo i conti in tasca alla politica. Non ci piaccioni i gavettoni.
Approfondendo meglio il tema bonus Renzi, vengono fuori interessanti novità, ma poco gradite per chi ne ha beneficiato pochi mesi fa. Il bonus Irpef sembra trasformarsi in un vero e proprio incubo. Come dire… cornuti e mazziati! Quasi 1 milione di lavoratori rischierebbe di restituirlo, scrive Valentina Conte su Repubblica.it; Per chi ha più contratti e i redditi nella fascia 24-26 mila euro solo a fine anno si avrà la certezza di avere diritto agli 80 euro ricevuti da maggio. Le imprese considerano il reddito presunto, toccherà quindi al lavoratore comunicare di non avere i requisiti.
Come chiarisce la circolare dell’Agenzia delle entrate datata 28 aprile 2014, è compito del dipendente indicare l’esistenza o meno di più contratti e quindi di altre fonti di reddito. Cumulando più entrate da datori diversi, l’asticella può facilmente superare il limite massimo oltre il quale il bonus non spetta. E comunque dopo qualche mese l’accredito cessa, se non dovuto, e le somme incassate decurtate in sede di conguaglio a dicembre. Basta una promozione, uno scatto, qualche ora di straordinario, per andare fuori fascia. E fuori dal bonus. E scatta l’obbligo di restituire le somme non dovute.
Cosa lascia alla cronaca il bonus Irpef? Un 40% storico del Pd alle elezioni europee. Non certo ripresa economica o meno pensieri alle famiglie italiane alle prese con mutui e bollette.
Noi di Libertates proponiamo premi a tutti quei lavoratori capaci di aumentare la produttività dell’azienda, mettendo a disposizione delle imprese la possibilità di pagare fino a due mensilità di salario in più, senza contributi e tasse, a fronte di accordi di forte aumento della produttività a livello aziendale. In più rimuovere vincoli ed esclusive, liberare la concorrenza.
Gilbert du Motier de La Fayette