Per democrazia intendiamo un sistema (pieno di difetti, ma il meno peggio che conosciamo, si dice) che ha lo scopo di permettere ai cittadini di esprimere la propria libertà in ambito politico, ossia:
- scegliere il sistema politico in cui vivere;
- eleggere i propri rappresentanti;
- decidere cosa i propri rappresentanti debbano concretamente fare.
Per ottenere questo è indispensabile:
- che i cittadini possano scegliere coloro che potrebbero rappresentarli: risultato raggiungibile anche con le preferenze da esprimere durante il voto (sebbene questo sistema è assodato che permetta una possibilità di controllo del voto). Per noi il sistema più efficiente e più sicuro sono le primarie certificate e garantite;
- che i cittadini possano scegliere mediante il voto il progetto e il programma che ritengano più adatti. Anche in questo caso ci sono moltissimi sistemi di voto, ma noi riteniamo che il maggioritario con collegi uninominali sia il preferibile in quanto il più chiaro e il più semplice: chi ottiene più voti viene eletto e gli elettori sanno chi è il loro rappresentante, possono controllare il suo operato e giudicarlo in una prossima elezione;
- che i cittadini si possano esprimere direttamente, al di là dell’intermediazione dei partiti, su certi temi di fondamentali importanza mediante il referendum: noi riteniamo che il referendum debba poter essere anche propositivo (cioè poter proporre delle leggi e non solo abrogarle) e non debba essere soggetto a quorum (se le stesse elezioni valgono per qualsiasi numero di elettori si siano presentati ai seggi, perché questo non deve valere per i referendum?).
A cosa stiamo assistendo in questi giorni in Italia?
Partiti formati da deputati e senatori scelti dal capo o dalla struttura (noi Comitati facciamo una semplice domanda ad ogni cittadino: chi sa chi è il proprio rappresentante alla Camera o al Senato? Probabilmente nessuno…) si stanno affannando con proposte di leggi elettorali più varie e, spesso, le più strampalate, oppure stanno pensando seriamente ad elezioni anticipate (dopo aver sostenuto che in questi momenti la governabilità e la stabilità sono il bene più importante…) con un solo scopo: impedire lo svolgimento di un referendum che più di un milione di cittadini ha chiesto per poter decidere sulla legge elettorale esistente.
Anche in questo caso i Comitati sostengono: se vogliamo essere un paese democratico nel vero senso del termine e non solo a parole è indispensabile permettere che i cittadini si possano esprimere su un tema tanto importante: non è fondamentale il tipo di legge elettorale (se si è favorevoli all’attuale basta chiedere ai cittadini di respingere il referendum) quanto la possibilità per i cittadini di esprimersi: altrimenti saremo sempre considerati sudditi e non cittadini.
Angelo Gazzaniga
Portavoce dei Comitati per le Libertà