Un semplice, probabilmente inutile bando, ci svela un modo di agire tipicamente italiano
Nel mese scorso il Comune di Crotone ha indetto un bando per la realizzazione della carta geologica del territorio comunale. Tutto normale, tranne che per un fatto: il compenso previsto era di € 1,00 (!). Una carta geologica la costo di un caffè!
Inevitabile la reazione dell’Ordine dei Geologi che ha gridato allo scandalo, a proposte lesive dell’onore della categoria, allo sfruttamento di professionisti ecc ecc.
Da questo possiamo trarre due spunti su cosa non funziona in Italia.
Da una parte l’Ordine dei Geologi nella sua pur legittima protesta non ha chiesto che vengano adottate regole certe e sensate per l’esecuzione delle gare: ha chiesto che vengano applicate tariffe stabilite dallo Stato, uguali per tutto il Paese, non modificabili da nessuna delle parti. Un esempio di centralismo burocratico e di dirigismo applicato alle professione: tariffe decise dallo Stato e non modificabili.
D’altro canto il Comune ha indetto una gara con tutti i crismi burocratici, seguendo tutte le prescrizioni, gli adempimenti prescritti dalla legge. Con la beffa, del tutto legittima, del compenso di 1 euro, che poi beffa non è, ma un sistema per far fuggire tutti i potenziali interessati tranne quello già designato che così potrà vincere la gara con tutti i crismi della legalità e guadagnarci in altra maniera.
Un’ulteriore dimostrazione che la valanga di norme e regolamenti, le pignolerie burocratiche non servono assolutamente a nulla quando non c’è un controllo di merito da parte un’autorità che sia a sua volta responsabile.
Un comportamento esattamente all’opposto di quanto da sempre chiesto da Libertates: libero mercato con regole poche e chiare e controlli di merito anziché pastoie burocratiche
di Angelo Gazzaniga