Le ultime “buone azioni” di Obama verso Cuba, ma che farà ora Trump?
Finalmente un’azione concretamente positiva, non solo di facciata come le precedenti, di Obama a pochi giorni dal lasciare il potere.
Ha firmato l’accordo tra il suo governo e quello cubano che abolisce le misure statunitensi incentivanti la emigrazione clandestina cubana. La prima riguardava la emigrazione illegale ed era conosciuta come la legge dei “pies secos o pies mojados” ossia, chi veniva preso già a terra (piedi asciutti) era accolto e assistito con anche un sussidio, anche se ridotto, poco tempo fa, a soli sei mesi. Mentre chi veniva preso in mare, (piedi bagnati) era riportato a Cuba. Questa possibilita’ di ricevere dollari gratis faceva sognare molti avve,turosi cubani che si mettevano a costruire zattere o barchette improvvisate, spesso fatte di polistirolo, per vedere di arrivare dall’altra parte delle 90 miglia dello stretto della Florida. Qualcuno ce l’ha fatta, ma essendo il porticciolo di Cojimar, dove vengono riportate le malandate barchette, ritrovate in mare aperto, e smantellate, ho potuto vederne parecchie. Coi miei due figli a volte ci fermavamo a vedere il lavoro degli smantellatori, cosi come quando ci fermiamo a vedere la lavorazione degli squali pescati dalla coperativa di pescatori, forse gli stessi squali si erano cibati di quei insensati naviganti. Ultimamente c’era stato un improvviso incremento di trabiccoli, adesso possiamo capire il perche’, a quanto pare si era sparsa la voce che stava per finire la pacchia. Adesso anche coi piedi asciutti li rimandono indietro. Perlomeno questo e’ l’accordo sottoscritto.
L’altra misura abolita, denominata “Parole ai professionisti cubani” riguarda l’infame offerta ai medici cubani andati a curare nei Paesi piu’ poveri del mondo, di coprirli di dollari se abbandonavano ed emigravano negli USA. Promossa da Bush nel 2006, credo che si possa dire che piu’ infami di cosi si muore, dato che non si trattava solo di rubare medici a Cuba, si trattava anche di lasciare senza cure quei poveretti che stavano curando. E poi sempre a parlare di Diritti Umani. Per fortuna che sono stati pochini ad accettare l’invito. Come ha detto Correa, Presidente dell’Equador, prendendo la parola ai funerali di Fidel, con l’embargo imperialista imposto a Cuba, nessun altro Paese latinoamericano avrebbe resistito piu di qualche anno, con la direzione di Fidel, Cuba ha resistito piu’ di mezzo secolo.
Naturalmente il governo cubano ne chiedeva l’abolizione da sempre. Dato che l’incentivo del “piede asciutto” provocava morti in mare, e anche gli altri governi del centramerica a partire dal Mexico ne chiedevano l’abolizione, dato che i loro emigranti non avevano tali privilegi. Ebbene Obama ne ha firmato l’abolizione a partire dal momento della firma stessa.
Nell’accordo vengono poi riconfermati i 20 mila visti annuali di entrata agli Usa, gia’ pattati con Clinton, in cambio Cuba deve riprendersi i cittadini cubani condannati negli Usa. L’aereo mensile che riportava i carcerati e’ diventato settimanale: ma Cuba no fa una piega li riceve tutti.
Che fara’ Trump? Forse il multimilionario ha lo sguardo rivolto a mercati piu’ importanti e non si occupera’ di quei quattro gatti cubani.
Cosi le cose da queste parti, e che ognuno tragga le proprie conclusioni.
di Giancarlo Guglelmi