Arriveremo a dire: “diritti umani, questi sconosciuti”?
Di diritti umani ormai non solo non si difendono più, ma ormai neanche se ne parla.
Alcuni esempi:
- in Italia tanti inneggiano a Putin quale esempio da seguire: quel Putin leader incontrastato di una Russia che aggredisce un altro Stato e se ne annette una parte (vedi Crimea), in cui i giornalisti scomodi vengono uccisi e gli oppositori incarcerati
- sempre in Italia aspettiamo l’arrivo della Cina che, con la “Nuova Via della Seta” dovrebbe portare capitali e investimenti, ovviamente più che graditi: quella Cina che detiene il record mondiale delle esecuzioni capitali e in cui i premi Nobel vengono incarcerati
- la stessa Spagna, additata da tutti come esempio di umanità per aver accolto i migranti dell’Aquarius, tiene in carcere da mese alcuni detenuti politici: i dirigenti separatisti catalani
Sono solo alcuni dei tanti esempi che si potrebbero fare di Stati violano sistematicamente questi diritti, per non parlare, ovviamente, dei Paesi del Terzo Mondo ove queste situazioni sono la regola.
Ma tra questi dovrebbe essere considerata anche l’Italia, che, anche se si proclama rispettosa di questi diritti, si guarda bene dal difenderli quando sono violati, adducendo tanti pretesti: dall’interesse commerciale, al disinteresse personale, a motivazioni ideologiche eccetera.
In verità ognuno di noi, e a maggior ragione ogni liberale, dovrebbe sempre e comunque pretendere il rispetto di questi diritti perché non sono mai diritti acquisiti e inalienabili, ma diritti che vanno anche da noi difesi e conquistati ogni giorno.
Per far si che non avvenga mai quello che diceva il commediografo Bertolt Brecht del periodo nazista:
“un giorno è scomparso un comunista e tu hai taciuto perché in fin dei conti era un nemico dell’ordine costituito; poi è scomparso un gay e tu hai taciuto perché in fondo era un nemico dell’ordine naturale; poi è scomparso un ebreo e tu hai taciuto perché in fondo era di un’altra razza, nemica dello Stato.
Poi un giorno hanno arrestato anche te e nessuno ha parlato”.
(Peccato che anche il grande Brecht, quando si trattava di difendere i diritti umani nella Repubblica Democratica Tedesca, abbia taciuto).
di Angelo Gazzaniga