E’ uscito “Il vivente originario” una nuova opera di Giuseppe Brescia pubblicata da Bibliotheca Albatros e in vendita sul nostro store online.
Contro ogni “volontà di potenza”, una possibile alternativa è nella “Germania che abbiamo amata”, che ha nel primo romanticismo e idealismo estetico di Schelling il momento più cospicuo, i cui aspetti sono il primo “Frammento sistematico”, il finalismo nella natura, l’“organismo che si auto-organizza”, la dottrina del tempo e il “vivente originario”, la filosofia della rivelazione con il fulcro della “potenza d’essere”: concetti che si riflettono nella fondazione della libertà (Assunto, Pareyson), della dolcezza (Baudelaire), del “ricominciamento” vitale (Joyce) e della “dialettica delle passioni”(Croce). Il percorso di Giuseppe Brescia (componente della commissione “Brocca” per la riforma dei licei e dei Comitati per le Libertà, Cavaliere della Repubblica) si svolge per tappe essenziali: il momento filologico; il periodo teoretico, sul “vitale” e i “modi categoriali” memoria-sentimento-tempo; il periodo epistemologico (Croce-Popper; Pascal matematico; ‘L’azione a distanza’; ‘Weg-denken’); l’approdo ‘sistematico’; la riflessione sul male (‘Utopia e distopia’; ‘1994’; ‘Ipotesi su Pico’; l’ultimo Croce; ‘I conti con il male’); la ermeneutica della modernità (Tolstoj e Dostoevskj; Orwell e Huxley; Mann; Joyce Beckett Eliot; Bassani Kafka Proust; Montale e Croce).