A fine giugno la sindaca Raggi ha convocato una conferenza stampa al Campidoglio in cui denunciava che il Governo (inteso come assieme di enti facenti parte dello Stato e aventi sedi in Roma) non aveva ancora pagato la tassa rifiuti per gli anni 2016 e 2017 relativa agli edifici da loro occupati.
Logico corollario: il disservizio dell’AMA è dovuto al grande deficit dell’Azienda, dovuto ai mancati pagamenti da parte del Governo.
In altre parole: la crisi rifiuti di Roma è dovuta ad una mossa del Governo che vuole contemporaneamente risparmiare e far fare brutta figura alla gestione Raggi. Un autentico sabotaggio, perfetto per le teorie complottistiche tanto amate dai grillini.
Ognuno può immaginare cosa sia successo sui social (in cui la conferenza veniva trasmessa in diretta): dal turpiloquio, alle minacce, agli insulti più beceri in attesa messianica della futura vittoria grillina che avrebbe spazzato via tutti questi complottisti.
Peccato che, a distanza di un mese, sia affiorata la verità: i pagamenti non erano stati ancora effettuati perché AMA, cui competeva l’emissione delle bollette, semplicemente se ne era dimenticata; solo dopo il sollecito degli enti interessati erano state emesse le bollette che erano state pagate a stretto giro di posta.
Nel frattempo tutto è stato dimenticato e, secondo la migliore tecnica delle “fake news”, la notizia falsa ha girato per tutta Italia suscitando scalpore e ricompattando la massa dei grillini sempre più convinti di essere oggetto di complotti, mentre la rettifica è passata sotto completo silenzio.
Una prova in più di quanto sia fuorviante e pericolosa una politica fatta non da ragionamenti basati sui fatti (magari controllati!) ma da notizie non controllate, scoop basati su presunti complotti…
Che fare? Non si possono certamente vietare certi comportamenti o certe notizie, occorrerebbe una maggiore consapevolezza da parte di tutti che la politica non è fatta solo da slogan elettorali di facile presa, ma anche, e soprattutto, da analisi e proposte basate su fatti concreti e dati certi.
Occorre diventare sempre più cittadini (consapevoli di essere parte dello Stato, a cui spetta decidere e valutare per il proprio interesse) e sempre meno sudditi (sempre pronti a seguire gli slogan del politico di moda)
di Angelo Gazzaniga