La Cina cerca di aumentare la propria influenza anche ai Caraibi
Col suono dei grandi tamburi della tradizione asiatica si è stata inaugurata il primo febbraio, e durerà fino al 16, nella Fortaleza de las Cabañas, la 27ma edizione della Fiera Internazionale del Libro de La Havana, con la partecipazione di editrici di 41 Paesi che proporranno oltre 600 titoli.
La cerimonia e’ stata presieduta dal primo vice Presidente Miguel Diaz.Canel, da Esteban Lazo Presidente del Parlamento e da Abel Prieto, Ministro della Cultura.
Da parte cinese, Paese ospite d’onore, di questa edizione della Fiera, Zhou Huilin, Vice Ministro delle comunicazioni, e Chen Xi, Ambasciatore della Cina a Cuba.
Pendendo la parola il viceministro ha dichiarato che si iniziava una nuova pagina di complementarietà culturale tra i due Paesi, e che l’evento, il maggiore dell’America Latina, era una opportunità per aumentare l’intercambio editoriale.
Diceva invece Juan Rodriguez Cabrera, presidente dell’Istituto Cubano del Libro: “mentre in molti luoghi del mondo si e’ perso la speranza che la gente legga, nel nostro Paese si crede nel ruolo edificante della lettura”.
Sono anche presenti una buona percentuale i libri digitali, ma che importa se le seguenti parole trovate in un libro in esposizione, le leggiamo su carta o in video, fanno comunque sperare:
“che la principale occupazione dell’essere umano sia la vita e non la produzione dei mezzi di vita…..”
di Giancarlo Guglielmi