Sono recentemente usciti i dati relativi agli esami di maturità relativi alle scuole private paritarie: su 1432 scuole “paritarie” ben 92 sono autentici diplomifici.
Si tratta di istituti che hanno pochissimi studenti fino a pochi giorni dagli esami e poi letteralmente esplodono: chi passa da 31 a 1083 iscritti e chi da 138 a 1388. Si tratta del “turismo diplomante”: si passano alcuni giorni in trasferta (con relativo cambio di domicilio), si paga una quota d’iscrizione più o meno salata (circa 5000€) e voilà ecco il sospirato diploma.
Si tratta a ben vedere di casi circoscritti (quasi tutti in Campania ove l’incremento di iscritti tra il quarto e quinto anno è stato di 116.315 unità) ma in costante aumento.
Una delle tante anomalie a cui si potrebbe far fronte aumentando il numero degli ispettori statali che in Italia sono 83 rispetto ai 3000 della Francia, ma soprattutto togliendo il valore legale del titolo di studio: una scartoffia che non tutela più niente e nessuno e che non ha nessun valore se non per i concorsi statali.
È una proposta fatta da sempre da Libertates: il valore degli studi non è dato da un certificato, ma da dove si è studiato e con quali risultati. Non è infatti un mistero che nessuna azienda assuma se non dopo aver controllato il percorso e i singoli risultati: tutti tranne lo Stato
di Angelo Gazzaniga