Il nostro paese è come un mosaico, con le tessere messe a caso, che non rappresenta nulla. Non ci sono ideali, senso della comunità, valori condivisi, consapevolezza che, in determinate situazioni, ci vuole una volontà comune per affrontare problemi che riguardano tutti.
E’ soprattutto colpa della mediocre classe politica, ma dà anche il suo contributo, grazie alla storia di secoli, la diffidenza verso chi comanda ora rappresentato da una istituzione comune che si chiama stato, diffidenza siglata da tempo con il « piove, governo ladro ».
La comunanza di intenti, gli ideali di un popolo nascono anche da chi lo guida. Li aveva ottenuti il primo fascismo e i grandi capi di partito dei dopoguerra quando le convinzioni dei cittadini venivano vissute anche con passione. Poi tutto si è slabbrato, ne hanno la responsabilità i nanetti della politica che galleggiano sulla società, nanetti che non hanno alcuna consapevolezza del fatto che sarebbe loro responsabilità anche migliorare la convivvenza ed ispirare valori comuni positivi con comportamenti e parole. Un leader carismatico sarebbe utile anche in vicende minori, ma utili al paese perchè, un esempio tra i tanti possibili, se chiedesse agli Italiani di rispamiare energia sarebbe certamente segunito.
E’ vero che sono i cittadini ad averli eletti, ma con le leggi elettorali, passate e recenti, i cittadini hanno un potere limitato nello scegliere i loro rappresentanti perchè quelle leggi sono state volute piu’ per dare potere a partiti e loro rappresentanti che per migliorare il paese e la sua politica.
Le discussioni sulle leggi elettorali vigenti e proposte, che nel tempo hanno prodotto miliardi di parole, sono, quanto a utilità per il paese, una tragica pagliacciata perchè i proponenti di ipotesi varie pensavano e pensano non al bene del paese, ma al loro tornaconto politico.
Ci vorrebbe un leader con la statura di quelli del dopoguerra per migliorare la situazione, ma non se ne vedono. Alcuni che parevano avere potenzialmente la stoffa per divenirlo, si sono fatti assorbire dal gorgo dei traffici politici e si sono dimostrati incapaci di differenziarsi. Ma volendo sottolineare la propria, teorica, diversità hanno seguito l’andazzo, non nuovo, di crearsi il proprio partitino gestito come un’aziendina privata che, anche con ricattini tipo ti voto questo o quello se tu mi dai XY, puo’ dare qualche mediocre risultato politico che serve non al paese, ma solo al titolare della bottega.
Non resta che citare il superclassico detto latino : spes ultima dea.
di Ettore Falconieri