Non ci sono piu’ personaggi della politica, della cultura o della religione ascoltati e rispettati in piu’ paesi che potrebbero parlare al mondo di valori, esortando a maggior rispetto, tolleranza tra individui e pace tra le nazioni.
Potrebbe avere un ruolo simile l’Onu fondata nel 1946 anche per :
– riaffermare la fede nei fondamentali diritti nella dignità e nel valore della persona umana, nell’eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole –
quindi per riaffermare anche i principi della democrazia.
Ma numerosi paesi membri non sono democrazie, quindi non rispettano detti valori, cosi’, anche per la complessa struttura decisionale, nel campo dei valori umani l’Onu è nulla e non è riformabile.
Allora bisognerebbe che i paesi democratici creassero un gruppo informale nell’ambito dell’Onu per promuovere i valori alla base della sua fondazione, gruppo che potrebbe chiamarsi : Working Group to Implement Original Onu Values.
Con una struttura organizzativa ridotta al minimo, con presidente e consiglieri rinnovabili ogni anno, non provenienti dalla politica per evitare che decisioni e attività vengano interpretate politicamente.
Solo personaggi di rilievo del giornalismo, della cultura, dell’arte, dello spettacolo, della scienza.
Si spera che il fatto di riferirsi ai valori per i quali è stata fondata l’Onu possa creare, forse, un qual imbarazzo alle numerose non democrazie che essendo membre dovrebbero rispettare quei valori.
Il WGIOOV potrebbe.
Prendere posizione con clamore mediatico sulle vicende piu’ eclatanti di violazione dei diritti piu’ elementari dei cittadini in non democrazie.
Assistere nazioni in bilico tra dittatura e democrazia per realizzare la democrazia.
Organizzare incontri, dibattiti, conferenze sulla naturale esigenza di rispettare i diritti fondamentali di ogni cittadina e cittadino.
Ipotizzare o minacciare l’uscita dall’Onu di chi non ne rispetta i valori alla base della sua costituzione.
Affermare che ogni stato deve rispettare l’integralità territoriale dello stato confinante, nessun motivo religioso, etnico, politico, economico puo’ motivare una aggressione.
E tanto altro.
Utopia ? No se il Segretario Generale prende l’iniziativa in tal senso con grande clamore mediatico.
di Ettore Falconieri