Lo straordinario successo del Movimento 5 Stelle è soprattutto ‘merito’ di una classe politica vecchia e corrotta. Altro che populismo, altro che colpa degli italiani che non si sarebbero dimostrati responsabili, solo i politici italiani chiusi nei loro palazzi e senza ormai alcun contatto con il territorio potevano rimanere sorpresi dall’affermazione grillina. Tralasciando gli ultimi venti anni, nei quali il Paese si è sempre più impoverito mentre le tasche dei nostri parlamentari si sono progressivamente gonfiate, basta analizzare l’ultimo anno e mezzo di governo Monti per capire le cause della nausea degli italiani verso la ‘vecchia’ politica. L’esecutivo tecnico, appoggiato da Pdl, Pd, Udc e Fli, si insediò il 16 novembre del 2011 promettendo drastici tagli della spesa pubblica e dei costi della politica. I primi provvedimenti, più che i politici di professione, vessarono gli italiani. Con il cosiddetto ‘Salva Italia’, infatti, vennero introdotte diverse tasse, tra le quali ricordiamo: Imu; aumenti sui prezzi del carburante e sulle accise di benzina, gasolio e Gpl; indicizzazione all’inflazione solo delle pensioni con importo che non superiore ai 1.400 euro. Ma venne fatto un giuramento: a breve i tagli riguarderanno anche i politici e la spesa pubblica. A dire la verità il governo ci provò a tagliare gli stipendi dei parlamentari ma questi ultimi alzarono un conflitto di competenza: alla fine l’ebbero vinta e rimase tutto come prima o quasi. Qualche mese dopo infatti gli onorevoli, non contenti di aver conservato il loro lauto stipendio, hanno provato anche a prendere per i fondelli gli italiani, sbandierando la decurtazione di 700 euro al mese dai loro emolumenti, anche se in realtà non si trattava di un taglio ma semplicemente del blocco di un aumento automatico. Insomma, in un periodo in cui la stragrande maggioranza degli italiani vedeva il reddito diminuire, i parlamentari avevano addirittura diritto a un aumento automatico anche se poi rifiutato (e ci mancherebbe!). E poi c’è stata la questione costi della politica, finita in gran parte a tarallucci e vino. Insomma, i nostri politici possono sorprendersi di tutto ma non ci vengano a dire che non riescono a spiegarsi il successo di Grillo e dell’antipolitica.
Flavio Stilicone
Il segreto del successo di Grillo? Merito di una classe politica vecchia e corrotta
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