- il decreto appare a sorpresa come applicazione di uno dei tanti desiderata del “Patto di coalizione”
- Di Maio lo spiega come necessità di ridurre le polveri sottili (mentre il decreto si riferisce al CO2 emesso)
- Si scopre ben presto che gli effetti sarebbero da “Robin Hood alla rovescia”: chi compera una Panda paga una tassa per dare un bonus a chi acquista una Tesla da 100.000 euro
- Risultato probabile: dato che colpisce le auto nuove molti si terrebbero ben strette le vecchie (e molto più inquinanti) auto vecchie
- L’industria protesta vivamente: la Fiat minaccia di ridurre le maestranze di Pomigliano d’Arco (citta natale di Di Maio)
- Si propongono tutta una serie di modifiche, limiti, correzioni al termine delle quali il costo del decreto (che avrebbe dovuto essere 0) è diventato di almeno 300 milioni (che andranno ad aumentare il debito)
- Si pensa che, forse, sarebbe meglio rimandare il tutto
Fine della storia.
di Guidoriccio da Fogliano