I venezuelani bruciano la bandiera cubana in odio all’intervento di Cuba nel loro paese, ma dovrebbero bruciare i simboli del castrismo, non una bandiera che è stata inventata da un venezuelano!
Viviamo tutti sul filo dell’ironia. Ed è questo che, a volte, ci induce all’errore: così ci facciamo male da noi stessi e sanguiniamo nell’ignoranza.
I venezuelani hanno molta, ma molta ragione nel protestare e rifiutare ogni immagine che giunga loro da Cuba; e tuttavia molti di loro confondono Cuba con “Castrolandia”, e i simboli nazionali con la dottrina castrista. La bandiera, l’inno nazionale, la “mariposa, il tocororo e la palma Real” (fiore, uccello e albero della nazione), il tabacco o il rum e altri simboli non sono colpevoli del dramma che si vive sull’isola come nemmeno lo sono ( e lo siamo) noi cubani; vittime o perseguitati dall’intolleranza del regime castrista, Non siamo tutti colpevoli neanche del violento e illegittimo intervento in Venezuela. Anche quando si ha una parte di ragione, la si smarrisce, quando prevalgono i gesti irrazionali. Quando non si è consapevoli dell’origine delle cose.
Molti venezuelani, senza conoscere la storia della bandiera cubana, la bruciano per naturale odio all’invasore: ma se loro non sono cubani, nemmeno lo sono coloro che arrivano da Cuba per invadere il Venezuela. Costoro infatti sono castristi che arrivano da “Castrolandia”. I venezuelani – per ironia della vita – non sanno che l’ideatore della bandiera cubana era un venezuelano, di nome Narciso López, naturalizzato cubano, perché amava l’isola; ma c’è un altro fatto ironico che riguarda la vicenda della bandiera cubana, ed è precisamente un doppio esempio d’ignoranza. Quando i comunisti italiani sventolano durante le loro manifestazioni violente la bandiera della pace (prima ironica ignoranza) e come simbolo comunista la bandiera cubana, non sanno nemmeno che la nostra bandiera è stata ideata da un venezuelano a New York, Stati Uniti d’America. E quella nazione era amata dal signore venezuelano-cubano che la ideò (seconda ironia).
E’ così la vita, amici! E‘ così un destino ironico che tante volte per ignoranza si prende gioco di noi, cari latini e latinoamericani!
Carlo Carralero