Sembra una banalità, ma è di una gravità inaudita: la Regione Sicilia ritiene che la corruzione sia endemica e quindi non si costituisce parte civile
Un recente parere dell’Avvocatura distrettuale siciliana ha portato alla non costituzione parte civile della regione Sicilia nei confronti di un funzionario reo confesso di aver ricevuto tangenti: questo perché “le mazzette non sono un fattore di particolare allarme sociale”: le mazzette sarebbero perciò endemiche. Un po’ come la dissenteria in certi paesi tropicali: se in questi paesi la prendi non devi accusare l’igiene locale, ma solo la tua dabbenaggine perché li è endemica. Nel caso specifico è stato fatto un grande passo: la corruzione da reato grave perché colpisce lo stato e quindi tutti noi cittadini (perché è da escludere che il corruttore lo faccia per spirito caritatevole: corrompe perché sa che in qualche modo rientrerà delle maggiori spese) è diventata, in Sicilia, una cosa normale e accettata, perlomeno nei fatti. E allora permettete a Libertates una proposta semiseria: perché non indicare sulle fatture emesse in Sicilia oltre all’Iva anche la tangente? Tutto alla luce del sole e tutto confrontabile. In verità il fenomeno corruzione non si può estirpare negandolo: va contrastato con ogni mezzo perché é uno dei maggiori freni allo sviluppo nazionale. Noi di Libertates suggeriamo la solita ricetta: più trasparenza, leggi più semplici, meno burocrazia clientelare, meno centri di spesa
Angelo Gazzaniga