Cosa diventeranno i droni?
Uno sciame di 103 micro-droni, delle dimensioni di circa 16 centimetri, lanciati da tre bombardieri, in un test in California nell’ottobre scorso, sono l’ultimo grido del Pentagono, e sono la versione moderna di uno sciame di locuste di biblica memoria. Possono essere impiegati per sorvegliare una vasta area, meno vulnerabili di un singolo drone, e possono essere impiegati contro le difese di una postazione nemica con un attacco terrificante.
I droni sono stati l’arma preferita dell’ex-Presidente Obama, che non amava ‘boots on sand’. La loro versione micro e’ partita su iniziativa di studenti del MIT di Boston, utilizzando tecnologia disponibile in commercio, come quella degli smart-phones. Il progetto degli studenti e’ stato adottato dal Department of Defence, che vi ha aggiunto un elemento strategico, in termini di intelligenza artificiale. Per cui i micro-droni non sono soltanto dei dispositivi pre-programmati prima del lancio e sincronizzati a svolgere determinati movimenti. Grazie all’intelligenza artificiale, infatti, comunicano fra di loro in volo, e si muovono proprio come fanno gli sciami di insetti o di uccelli in natura. Sono come governati da una intelligenza collettiva, si adattano e si muovono in maniera coordinata, tenendo conto della presenza e dei movimenti degli altri membri dello sciame.
Il progetto ha avuto costi contenuti, dell’ordine delle decine di milioni di dollari: una inezia rispetto alle spese del Pentagono. Ed e’ sicuramente una aggiunta alle Strategic Capabilities delle forze armate USA.
Il volo degli sciami di uccelli e insetti e’ stato indagato anche in Europa, e ne sono risultati studi approfonditi di meccanica statistica, applicata alla dinamica dei suddetti stormi. I relativi risultati sono gia’ stati abbondantemente divulgati in rete e in vari festival della scienza.
Si puo’ notare una differenza. Gli americani tendono sempre a sperimentare e a provare e tentare qualcosa di nuovo. Gli europei invece affrontano un nuovo argomento filtrandolo attraverso la griglia di un sapere acquisito. Nel caso degli stormi, si tratta delle tecniche della meccanica statistica. ( In altri casi gli europei filtrano le novita’ sempre attraverso le tradizioni consolidate e/o pregiudizi vari….).
L’’approccio diverso alla scienza e alla tecnologia del volo degli sciami e’ un esempio (uno dei tanti) della divaricazione fra le ‘due culture’: quella europea e quella degli USA.
di Lanfranco Belloni