Poi si dice che questa volta non ci sarà l’”assalto alla diligenza”….
Una delle più importanti caratteristiche di un sistema fiscale moderno, efficiente e “a misura di utente” è quella di essere semplice, chiaro, trasparente: poche norme che si applicano a tutti e in tutti i casi.
È quanto, ormai da decenni, si sostiene anche in Italia; ogni ministro promette una Legge di Stabilità (prima si chiamava _Finanziaria ma era la stessa cosa) semplice e snella… ; si è creato addirittura un ministero per la semplificazione burocratica. Poi ogni anno la situazione peggiora: aumentano gli emendamenti, le eccezioni, le esclusioni, i bonus.
Nonostante siano state create almeno due commissioni per risolvere il problema (prima Ceriani poi Maré) la situazione non è migliorata affatto: dai 720 “sconti” su Irpef e Iva del 2011 (per 253 miliardi) si è passati agli 800 attuali (per 313 miliardi).
Adesso stiamo assistendo ad un nuovo fenomeno di moltiplicazione: quello dei bonus. C’è il “bonus nonni” che ammette detrazioni anche per i nipoti che fanno attività sportive, il “bonus giardini” che offre detrazioni a chi monta impianti di irrigazione, il “bonus bus” per chi utilizza i mezzi pubblici per andare al lavoro (e per chi è costretto a usare l’auto perché non ci sono bus?).
Cè da sentirsi una vera nullità se non si riesce ad avere neppure un bonus.
Tutto ciò avrà indubbiamente uno scopo elettorale e clientelare, ma ci allontana sempre più da un sistema fiscale moderno e razionale.
In questa giungla inestricabile di bonus diventa difficile persino calcolare il proprio carico fiscale, non parliamo poi dell’equità e della trasparenza fiscale: ognuno fa caso a se, con i suoi bonus, e il carico fiscale di ognuno è diverso a seconda dei bonus applicabili.
Altro che “flat tax” qui occorre subito sfoltire questa giungla che invece continua a aumentare anno dopo anno, Legge di Stabilità dopo Legge di Stabilità
di Angelo Gazzaniga