Il risultato ottenuto da Renzi nelle primarie del Pd è stata un’ulteriore (anche se per noi non necessaria) dimostrazione della validità di quanto i Comitati sostengono da sempre: la democrazia diretta, le primarie come elemento indispensabile per avvicinare i cittadini alla politica.
Infatti in un clima dominato da una sensazione di impotenza e di rifiuto quasi patologico di tutto ciò che riguarda politica e politici, in cui sembra che solo i movimenti spontanei (tipo forconi) e i partiti di protesta qualunquista possano aver qualche ascolto presso i cittadini, improvvisamente scopriamo che tre milioni di persone vanno a far la coda (e pagare due euro) per avere il privilegio di scegliere il segretario di un partito che è al governo e che, a maggior ragione, dovrebbe essere oggetto dell’indifferenza e dell’ostilità degli italiani.
Il futuro della democrazia è in sistemi elettorali in cui gli elettori possano scegliere con primarie (garantite e certificate) chi li rappresenta, votare il programma preferito con un sistema elettorale uninominale maggioritario in cui si sa chiaramente chi vince e chi perde, giudicare il comportamento degli eletti (se ti sei comportato bene ti ricandido, altrimenti a casa).
Partiti retti da un “Capo” assoluto in cui l’unica scelta possibile è quella di essere fedele sempre e comunque (qualsiasi riferimento a Forza Italia e M5S è puramente voluto) potranno forse essere redditizi a breve termine nell’intercettare i desideri e le proteste, ma non faranno mai crescere gli italiani, trasformandoli da sudditi in cittadini.
Angelo Gazzaniga