La caccia alle streghe, un altro aspetto dello stato etico
L’aizzare folle contro questo o quello fa parte da sempre dei comportamenti umani. Lo incita lo stregone contro colui che ha offeso i suoi idoli, lo incita la Bibbia (Deuteronomio 22 -22 24) per lapidare la moglie non trovata vergine dal marito, lo stesso per i poveracci presunti untori di manzoniana memoria, essendo naturalmente al vertice di tali comportamenti la caccia alle streghe con la folla esultante attorno al rogo. Caccia alle streghe durata in Europa troppo a lungo e che ha causato la tortura e la morte di tante povere donne.
Ora non ci sono i roghi, ci sono i media e, naturalmente, i cosiddetti « social », che potrebbero anche essere definiti, talvolta, lupanari dell’insulto e del pettegolezzo.
Ad una nota persona per bene, in un momento di rabbia, sfugge una esclamazione che potrebbe essere considerata razzista, anche se il personaggio non lo è ? Apriti cielo, deve dimettersi, scusarsi e viene bombardato da improperi di ogni tipo.
Si viene a sapere che in passato ha dato un pizzicotto amoroso ad una bella donna ? Si vergogni, venga cacciato.
Sbuca una vecchia foto nella quale lo si vede, assieme ad altri, in un pubblico locale vicino ad un personaggio poco raccomandabile ? Si spieghi, chiarisca, cominci a dimettersi.
Qualche personaggio pubblico fa una affermazione fuori dalle righe e non conformista ? Si scatenano critiche, insulti e peggio.
Il fanatismo inquisitorio arriva al punto di prendersela con dei falsi obiettivi, uno dei quali, in questi momenti, sono i fascisti o presunti tali. Con il risultato che, tanto chiasso non fa altro che far loro pubblicità, creare imitatori ed eccitare teste calde.
La dittatura fascista, come altre, è arrivata al potere con il consenso delle popolazioni e, inzialmente, ha fatto anche cose buone, ma quel che conta è il finale che ha causato la rovina del paese, stragi, morti, rovine, tanto sangue sparso ed infelicità.
Per cui chi si dichiara fascista è semplicemente, per non definirlo con una parola piu’ significatica, uno che non conosce la storia recente e, o non, ragiona. E’ inutile prendersela con lui, è inutile organizzare demagogiche marce contro il fascismo, dandogli un’importanza che non ha e facendogli pubblicità. Bisogna solo isolarlo, farlo sparire nel silenzio. Non parlare di lui e non dedicargli pagine e pagine come purtroppo fanno alcuni giornali dalla discutibile deontologia. Se mai, sarebbe utile qualche sintetico programma televisivo, in prima serata, per illustrare a tanti ignoranti cosa è successo in Italia dal 1940 in poi.
Corollario che riguarda anche altri paesi. Non ragiona anche chi nega l’olocausto e va trattato nello stesso modo. Ma la libidine della caccia alle streghe ha prodotto anche leggi per condannare questi ultimi, insigne sciocchezza. E’ come fare una legge che condanna chi dice che il triangolo è quadrato.
di Ettore Falconieri