Si parla tanto di riforme della magistratura: riforme più che indispensabili se si vuole allineare l’Italia ai Paesi più avanzati, o per o meno, meno arretrati. Infatti il grado di efficienza della magistratura italiana è attualmente, nelle statistiche mondiali, ben al di sotto della media, al livello del Terzo Mondo.
Di queste riforme Libertates ne parla da più di vent’anni e dobbiamo constatare che sono ancora attualissime:
- separazione delle carriere.
Non esiste nessun motivo perché le carriere di un magistrato giudicante e di un pubblico ministero debbano essere intercambiabili. Infatti hanno due funzioni diverse: l’uno rappresenta colui che giudica il fatto, l’altro invece l’interesse dello Stato a veder perseguito un reato che ha danneggiato la collettività. Sono del resto funzioni completamente separate in due Stati dichiaratamente democratici: in Francia i pubblici ministeri sono addirittura funzionari statali, mentre negli USA sono eletti dai cittadini in quanto rappresentanti dei loro interessi. La riforma Cartabia va in questa direzione, ma resta comunque una scelta di compromesso. Due carriere indipendenti significano anche, ovviamente, due CSM indipendenti l’uno dall’altro. - Giudizi di merito per l’avanzamento delle carriere.
Anche se l’opera dei magistrati non è così facilmente valutabile esistono delle possibilità per decidere gli avanzamenti di carriera non sulla base della semplice anzianità, un concetto abbandonato da almeno un secolo nella società, o, peggio ancora, del gioco delle correnti, ma su quello della capacità e dell’efficienza; Giudicabile non tanto dal numero dei processi conclusi, quanto dal numero delle sentenze modificate in Appello o in Cassazione. Infatti un giudice che si vede respinte le proprie richieste (se Pubblico Ministero) o modificate le proprie sentenze (se giudice) in numero superiore alla media non può essere non essere un magistrato di capacità o efficienza inferiore alla media. - Informatizzazione della Magistratura.
Ormai anche il più piccolo bottegaio gestisce la propria azienda con l’utilizzo di computer; solo nella magistratura imperano carte bollate e faldoni: le notifiche avvengono ancora a mezzo ufficiale giudiziario, quando lo stesso Stato utilizza per informare i cittadini dell’avvenuta assegnazione di una casa popolare o della concessione del reddito di cittadinanza un sms.
Sono riforme che dovrebbero sembrare più che ovvie, di buon senso, eppure le stiamo aspettando da decenni e non si vedono ancora all’orizzonte
di Angelo Gazzaniga