È arrivato finalmente il tanto atteso report del gruppo di lavoro di Colao.
Non si può dire che sia una delusione perché alla fine non ci aspettavamo tantissimo, ma l’impressione è proprio quella.
Si tratta di una serie di proposte, alcune molto dettagliate (quella di togliere la responsabilità a chi deve autorizzare i finanziamenti garantiti dallo Stato) e alcune di una genericità disarmante quale quella della necessità di una riduzione nelle burocrazie statali.
Ma quello che colpisce di più è la sua atemporalità, se così si può definire; si tratta di una serie di proposte che potevano essere già state avanzate dopo la crisi del 2008, oppure qualche anno fa. Basterebbe cambiare la data e sarebbero state altrettanto “attuali”.
Senza contare che alcune sono discutibili: riappare quel condono che ha caratterizzato tanti governi passati e che si è sempre dimostrato solo un regalo agli evasori e il cui gettito è sempre stato molto al di sotto delle previsioni.
Si poteva almeno proporre di raccogliere il più possibile data la situazione, aggiungendo però una legge che vieto i condoni per il futuro; lo si è fatto per la parità di bilancio, non si vede perché non lo si potrebbe fare per i condoni…
Insomma una montagna che ha partorito il classico topolino, e una domanda: era proprio necessaria l’ennesima commissione per delle proposte che, modestamente, Libertates fa da tanti anni?
di Angelo Gazzaniga