La morte di tre operai in Sicilia: una tragedia ma anche una domanda

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Una grande tragedia nasconde una verità piccola ma importante: un esempio di quell’inefficienza che frena l’Italia tutta e soprattutto il Mezzogiorno

Pochi giorni fa un’ennesima tragedia sul lavoro in Sicilia. Tre operai che stavano riparando una linea ferroviaria vicino a Enna sono stati travolti e uccisi da un treno.
Una tragedia inspiegabile: dopo una tragedia simile avvenuta sempre in Sicilia erano state emesse disposizioni drastiche e chiare: quando ci sono operai al lavoro sulla linea bisogna fermare la circolazione dei treni.
Non si sa (e probabilmente no lo si saprà mai) se per quell’inefficienza, incuria, pressapochismo che impera in certe amministrazioni pubbliche italiane o per qualche altra misteriosa ragione, sta il fatto che nessuno si è premurato di arrestare la circolazione su quella linea…
Ma la nostra considerazione riguarda un altro aspetto della vicenda: solo dopo l’incidente si è scoperto che quella linea è percorsa solo da 6 (sei) treni al giorno e che su quell’unica automotrice viaggiavano 2 (due) passeggeri.

Ma allora: a che serve una linea del genere?
Non sarebbe molto più conveniente sopprimerla (altro che “ramo secco”!)?
Forse (non è una battuta) costerebbe meno far viaggiare i due unici passeggeri in un comodo taxi anziché in una vecchia e scomoda automotrice…

Ed è proprio questo l’aspetto interessante della vicenda: quanti sprechi, inefficienze si nascondono in questi servizi pubblici cronicamente in deficit.
E si tratta di un deficit completamente diverso da quello, ad esempio, dei servizi per i pendolari: quelle per i pendolari sono servizi indispensabili per tutta la comunità, questo è un servizio tanto costoso quanto inutile.

Ecco, questi sono gli sprechi e i costi che Libertates chiede da sempre di tagliare: spese inutili alla collettività e utili solamente alle clientele politiche locali che vedono in questi servizi una sicura agenzia di collocamento per i propri uomini e un modo per solleticare l’orgoglio dei propri cittadini.

È solo un piccolo esempio: ma solo se si avrà il coraggio di tagliare queste linee e non i servizi per i pendolari riusciremo a diventare uno stato moderno ed efficiente

Angelo Gazzaniga

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Angelo Gazzaniga
Presidente del Comitato Esecutivo di Libertates. Imprenditore nel campo della stampa e dell’editoria. Da sempre liberale, in lotta per la libertà e contro ogni totalitarismo e integralismo.

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