Fare le primarie in modo sbagliato non solo non serve, ma fa credere che siano inutili (visti i risultati)
Per Libertates le primarie sono un elemento fondamentale di una legge elettorale veramente a misura di cittadini.
Ma dovrebbero essere primarie garantite, certificate (possibilmente dallo Stato) e obbligatorie, quale premessa per un’elezione maggioritaria a collegi uninominali: unico sistema per garantire al cittadino la possibilità di scegliere il proprio candidato, votarlo e giudicarlo alla fine del mandato.
Invece le primarie come fatte nel Pd (per ora unico partito, comunque, ad averle adottate) per le regionali hanno mostrato tutte le pecche e i difetti di primarie abborracciate, confuse, gestite dai potenti del partito e non da enti esterni e, in fin dei conti, più subite come male minore che accettate con convinzione.
Infatti:
- in Liguria accuse e sospetti di brogli (più o meno attendibili, in quanto primarie non certificate da nessuno ente esterno) hanno portato alla frammentazione del partito e alla sua sconfitta
- in Campania le accuse di mancato rispetto del codice di autoregolamentazione dei partiti sono state fatte negli ultimi giorni di campagna elettorale. Logica avrebbe voluto che fossero fatte prima delle primarie: altrimenti quale scelta dei propri candidati possono fare gli elettori?
Non si tratta purtroppo di questioni interne ad partito, ma di un applicazione del sistema delle primarie così malaccorta e, forse intenzionalmente, sciatta da mettere in discussione il meccanismo stesso delle primarie: inutile farle, già si sente dire, tanto non funzionano e sono addirittura controproducenti!
Solita tattica gattopardesca di chi finge di cambiare per non cambiare nulla? Forse!
Ma noi di Libertates continueremo a batterci per una riforma del sistema elettorale davvero democratica e a misura dei cittadini: sistema maggioritario uninominale con primarie certificate e garantite: senza se e senza ma!
Angelo Gazzaniga