La caduta del muro di Berlino del 1989 e l’avvento della democrazia nei paesi dell’est Europa, già satelliti dellURSS, hanno sancito il fallimento del sistema politico-economico comunista e la perdita della guerra fredda con il mondo occidentale guidato dagli Stati Uniti.
Cosa che non poteva non creare in Russia anche un sentimento di umiliazione con conseguente desiderio di rivalsa che, seppur sentito da alcune élites del passato e, pare, da una parte della popolazione russa, non è stato recepito dai primi governanti della rinata pseudodemocrazia, ma è stato recepito da tale Putin un ex ufficiale del KGB il servizio segreto di allora (ora FSB), che è stato indottrinato e formato a considerare come nemico potenziale del suo paese ogni paese democratico.
La Russia, pur con risorse petrolifere notevoli, ha un’economia non brillante anche perchè condizionata dalle sanzioni dell’Europa e degli USA decise dopo l’invasione della Crimea, ha una popolazione in costante declino, è lo stato piu’ vasto del mondo con una potenzialità di sviluppo immensa che non pare interessi l’oligarchia dittatoriale al potere.
Che spende invece cifre colossali per disturbare altri paesi, per immischiarsi per puro dispetto in situazioni che non la riguardano, per comportarsi come una grande potenza, che non è piu’ (malgrado i tanti missili e le tante bombe atomiche che possiede da un lontano passato), anche inviando truppe in zone agitate dl mondo, vedi Siria.
Per interferire in situazioni politiche lontane dai suoi confini, come l’appoggio al dittatore venezuelano, per far dispetto agli Usa.
Per tentare di condizionare o sabotare elezioni in paesi democratici.
Per disturbare processi democratici con azioni di hackers e tanto altro.
Per aggredire verbalmente paesi confinanti con varie motivazioni inconsistenti, tentando di inserirsi, anche in segreto, nella loro politica con comportamenti e mezzi spregiudicati se non terroristici.
Per fomentare colpi di stato a proprio favore.
In un articolo del 8/10/21019 il New York Times ha descritto dettagliatamente l’Unità 29155 del GRU (servizio segreto militare) che ha un immenso apparato criminale ed agisce all’estero. Anche assassinando cittadini russi rifugiatisi in paesi democratici o fomentando colpi di stato come quello sventato in Montenegro affinchè non si avvicinasse all’Euopa.
Ma oltre a quanto precede, sono stati stabiliti contatti in alcune democrazie con enti vari, con gruppuscoli anche di estrema destra e con esponenti di partito, alcuni dei quali
(soldi ricevuti a parte) si sentono lusingati di ricevere personalità russe vicine ai centri di potere se non a Putin o di essere ospitati ad alti livelli in Russia.
In Italia la Lega è uno di questi come è stato anche dimostrato da un dettagliato servizio giornalistico di Report su Rai 3, durante il quale, tra l’altro, personaggi di rilievo intervistati hanno ammesso senza remore i loro contatti con la Lega.
E’ lapalissiano che chi regge le file di questi contatti non li fa, non li gestisce per altruismo o passatempo, li fa per avere contropartite. Come è dimostrato dalle ripetute affermazioni a favore della Russia e di Putin del segretario della Lega e compagni che, tra l’altro, hanno piu volte sostenuto l’eliminazioni delle sanzioni vigenti. Al punto che è legittimo il sospetto che costoro, anche in altri contesti, operino nell’interesse della Russia.
Cio’ premesso, oltre alle tante altre preoccupanti conseguenze di questa situazione, non si puo’ non affermare che la presenza di esponenti della Lega nel Copasir ( Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) è inopportuna, se non pericolosa. Putin sarebbe molto contento di saere qualcosa dei servizi segreti italiani tra i migliori, se non i migliori d’Europa.
di Ettore Falconieri